C’è una curiosa indiscrezione che rimbalza sul Web. Apple avrebbe brevettato globalmente il marchio ‘PowerBook’, e qualcuno si domanda cosa bolla in pentola a Cupertino.
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I PowerBook erano i portatili professionali Apple negli anni tra il 1991 e 2006, prima dell’introduzione dei MacBook Pro. E ora, la mela ne ha depositato richiesta di trademark. Domanda: che senso ha con tanti anni di distanza? Qualcuno ipotizza che l’intenzione sia di riportare in vita questa linea di prodotti, ma la cosa -benché affascinante- appare un filo improbabile, almeno per il momento.
Forse c’è solo la volontà di preservare la paternità del passato della società e impedire appropriazioni altrui; per esempio, Apple ha recentemente rinnovato anche lo slogan Think Different, ma questo non implica che la campagna tornerà ad essere trasmessa. In questo modo, più che altro, si evitano situazioni come la registrazione del marchio “One More Thing” fatta da Swatch non appena è stato presentato Apple Watch. Dunque, sarebbe solo un modo per impedire ad altri di produrre computer chiamati PowerBook, un brand ancora molto presente nell’immaginario collettivo.
C’è da dire che, negli ultimi tempi, si assiste ad un certo gusto per la semplificazione; iPad Air è diventato ‘iPad’, e si vocifera che Apple potrebbe ribattezzare iPhone 8 Edition semplicemente ‘iPhone0’ in ossequio al primo di 10 anni fa.
Voi che ne dite? Vi piacerebbe assistere al lancio della linea PowerBook in sostituzione di quella MacBook Pro? Noi, per qualche ragione, preferiamo la nomenclatura nuova: l’affisso “Power” fa troppo anni ’90.