Virus, spyware, keyloggers.
Queste parole, per noi utenti Mac, non sono mai realmente entrate nel linguaggio comune. Ammettiamolo: abbiamo sempre guardato dall’alto in basso l’utenza Windows, intimamente compiaciuti nel vederli armeggiare con software di protezione di varia natura.
Così, negli anni, abbiamo lasciato cadere nell’oblio i Virex & Co., convinti, a ragione, della loro inutilità.
“I Mac possono essere portatori sani“, ci veniva detto: e noi abbiamo sempre risposto che perchè un Mac trasmettesse un virus doveva per forza entrare in gioco la stupidità del suo padrone.
Ora ci troviamo all’inizio di una nuova avventura. Sotto le nostre mele luminose batte un cuore nuovo, un’architettura non più esclusiva ma condivisa con il resto dell’universo informatico.
Mac OS X è compilato per x86 e sui nostri mac ora girano anche Windows e le sue applicazioni; questo grazie a Bootcamp, Parallels o CrossOver.
Tanto è cambiato, ma non è che sia cambiata anche la nostra vulnerabilità?
Se ci pensate è un dubbio legittimo, seppur par ora ancora nel mondo delle speculazioni…
Nei prossimi giorni faremo il punto della situazione, cercando di capire se e quanto rischiamo davvero.