Gli esperti l’avevano previsto, e sta accadendo davvero: ChatGPT sta rapidamente rendendo obsoleti alcuni lavori, e sui social iniziano a fioccare i primi racconti di persone sostituite dalle AI generative. Siamo di fronte a un evento epocale, paragonabile solo alla Rivoluzione Industriale o all’avvento di Internet o dei primi calcolatori. E anche se il primo riflesso pavloviano sarebbe di considerarlo un nemico, ecco perché conviene invece accettare l’intelligenza artificiale e imparare a usarla al meglio delle nostre possibilità.
“Insomma, ieri sera tardi, un’amica mi ha chiamato in lacrime” racconta su Twitter Greg Isemberg, un imprenditore del web. “Ha appena perso il lavoro di copywriter presso un’azienda di oltre 1.000 dipendenti. Il colpevole? ChatGPT. Questo è un campanello d’allarme per avvocati, commercialisti, consulenti ecc. Aveva indici di professionalità perfetti. ‘Sei A+’ le disse il suo capo. Laureata alla Brown, una delle migliori scuole di scrittura al mondo. Ma l’azienda sta tagliando i costi. E hanno licenziato l’85% del loro team di copy. Hanno mantenuto il 15% per modificare l’output di strumenti AI come ChatGPT.”
Tradotto in soldoni. Con ChatGPT, il 15% della forza lavoro è sufficiente a generare il lavoro del 100% del vecchio team. Una percentuale che fa spavento o affascina, a seconda del punto di vista. Goldman Sachs lo ha scritto nero su bianco: l’impatto delle AI sul mercato del lavoro porterà al taglio di 300 milioni di posti di lavoro, soprattutto tra:
- Interpreti e traduttori
- Poeti, parolieri e scrittori creativi
- Specialisti delle pubbliche relazioni
- Scrittori, autori e giornalisti
- Matematici
- Preparatori fiscali
- Ingegneri blockchain
- Commercialisti e revisori dei conti
Le AI Non Spariranno
Quando un cambiamento significativo pervade l’umanità, la tentazione di molti è di ancorarsi al passato, di pestare i piedi nel vano tentativo di fermare o per lo meno rallentare un cambiamento che viene percepito come nocivo. La verità è che il cambiamento avverrà comunque, a prescindere dai nostri capricci, perché il mondo stesso è in perenne mutazione. E l’unica cosa saggia da fare è cercare di adattarsi e trarre il maggior vantaggio possibile, o almeno il minor danno.
La verità è che le AI generative e le AGI (Intelligenza Artificiale Generale) possono offrire numerosi vantaggi per il lavoro in termini di efficienza, produttività, innovazione e personalizzazione. Per esempio, possono rendere più efficienti alcuni compiti come:
- La scrittura automatica di testi informativi, persuasivi o creativi, come articoli, report, libri, slogan, sceneggiature ecc. Questo può essere utile per i giornalisti, gli scrittori, i copywriter, i marketer e altri professionisti che si occupano di comunicazione scritta.
- La creazione automatica di immagini, video, musica o altri contenuti multimediali, come loghi, poster, animazioni, canzoni, podcast ecc. Questo può essere utile per i grafici, i videomaker, i musicisti, i podcaster e altri professionisti che si occupano di comunicazione visiva o sonora. Ad esempio, Dall-E o GenMO sono modelli generativi che possono creare immagini originali a partire da una descrizione testuale.
- La programmazione automatica di codice sorgente o di interfacce grafiche per lo sviluppo di applicazioni web o software. Questo può essere utile per i programmatori, i web designer, i software engineer e altri professionisti che si occupano di informatica. In questo senso, AutoGPT è un’applicazione sperimentale basata su GPT-4 che può eseguire compiti complessi di programmazione a partire da una sola richiesta iniziale.
- La personalizzazione automatica dei prodotti o dei servizi in base alle preferenze o ai bisogni dei clienti. Ciò può essere utile per le aziende che vogliono offrire soluzioni su misura e aumentare la soddisfazione e la fedeltà dei consumatori. Ad esempio, StitchFix è un servizio online che usa l’AI per selezionare e inviare abiti personalizzati ai clienti in base al loro stile e alle loro misure.
Queste sono solo alcune delle possibili applicazioni delle AI generative e delle AGI per il lavoro. In generale, queste tecnologie possono aiutare i lavoratori a risparmiare tempo e risorse, a migliorare la qualità e la varietà dei loro prodotti o servizi, a stimolare la loro creatività e a soddisfare le esigenze dei clienti in modo più efficace. Per cui, se da una parte serviranno meno persone per fare più lavoro, dall’altra avremo bisogno di sempre più persone che sappiano usare ChatGPT e le AI. Anzi, che sappiano padroneggiarle.
ChatGPT non è il Nemico
Non è facile, soprattutto quando l’età avanza, ma questo passa il convento nel 2023. Non aver paura di reinventare la tua carriera, se necessario. È tempo di migliorare le tue abilità e renderle a prova di intelligenza artificiale. Cerca una nicchia che ti affascina, qualcosa che l’IA non possa replicare. Empatia, creatività o capacità di capire le persone sono qualcosa che nessuna AI può simulare, per ora. Trova la tua abilità e lavoraci su.
Dai tu la direzione alla tua carriera. Il mercato del lavoro sta rapidamente cambiando, e l’unico modo di sopravvivere è seguirlo, rimettendosi in gioco ogni volta. Non avere paura di esplorare nuove opportunità, verso lavori che richiedono un tocco umano o decisioni complesse.
Infine, rassegnati perché l’Intelligenza Artificiale è qui per restare e sarà sempre più integrata in processi, applicazioni e servizi. Invece di combatterla, sfruttala a tuo vantaggio. Invece di negarla, abbracciala e usala per amplificare quel che sai fare bene. Per farlo ancora meglio.
L’italiano è il nuovo linguaggio di programmazione. E il modo migliore per diventare programmatori AI è leggendo tantissimo chi ha già iniziato a sperimentare (come spieghiamo in questo post su come sopravvivere all’avvento delle AI) e spippolando tu stesso. Scarica le migliori app AI, e inizia ora. E in bocca al lupo a tutti noi.