Qualcuno su Quora si è fatto una domanda che sembra al premessa ad un film di fantascienza. “Cosa accadrebbe se portassi il mio iPhone 11 nel 1945? Cosa penserebbero gli scienziati?” E le risposte degli utenti sono davvero evocative.
Curiosità, Terrore e Sorpresa
Innanzitutto, iPhone fornirebbe la prova che le teorie scientifiche più audaci del tempo erano corrette, a cominciare dal principio di intedeterminazione di Heisenberg che è usato per produrre le memorie Flash. Ma ci vorrebbe qualche anno prima di capirlo, perché i primi transistor sono stati inventati dopo il 1947, e per infilarne più di uno in un wafer di silicio abbiamo dovuto attendere gli anni ’60; fino ad allora, insomma, c’è il rischio concreto che gli scienziati non sapessero neppure cosa stavano guardando (o per lo meno, ne avrebbero avuto un’idea molto vaga).
Altra meraviglia: la batteria agli ioni di Litio che fu messa a punto nel 1985. Prima di allora, gli accumulatori erano fatti di piombo, rame e acido solforico, e pesavano 20 volte di più. Per LCD e OLED, ci vorranno decenni di sviluppo e ricerca.
E anche in termini di funzionalità Radio, la lunghezza d’onda utilizzata da iPhone era estremamente più corta rispetto alle onde utilizzate dai Radar nel 1945; sarebbe stato uno shock per gli uomini del tempo immaginare che si potesse usarle per trasmettere voce e dati.
In generale, i migliori strumenti disponibili all’epoca -Raggi X, microscopio, voltmetro e oscilloscopio- sarebbero stati largamente insufficienti per comprendere la complessità di un iPhone odierno. D’altro canto, è plausibile che con un dispositivo fra le mani, la ricerca scientifica avrebbe subito un’accelerazione poderosa e dunque tanti dei misteri dello smartphone Apple sarebbero stati svelati in tempo record.
Potenza di Calcolo
Rispetto all’ENIAC, uno dei primi monumentali computer digitali della storia, presentato nel 1946, un iPhone è capace di effettuare calcoli 200.000 volte più velocemente e con una frazione dei consumi (laddove l’ENIAC ha bisogno di 8.832.000 kWh, iPhone userebbe 0.00000021 kWh). Una potenza di calcolo inimmaginabile per l’epoca che permetterebbe di bruciare le tappe e ottenere meraviglie quali ad esempio:
- Programmi per ricercare relazioni matematiche.
- Computare P Greco con milioni o miliardi di cifre dopo la virgola.
- Simulazione delle particelle, degli oggetti e fisica reale.
- Simulatore di CPU (cioè sfrutterebbero la potenza di calcolo di iPhone per capire come funziona iPhone)
- Programmi per il controllo e la gestione della fissione nucleare.
- Machine learning, mettendo a frutto la ricerca di Alan Turing (morto nel 1954).
- Comprensione del funzionamento di linguaggi di programmazione come Python, confronto con i linguaggi esistenti e implementazione rispetto a “Plankalkül” uno dei primi linguaggi di programmazione della storia, ben più vecchio di FORTRAN.
Dopodiché, si passerebbe a applicazioni perfino più complesse come il Word processing, l’Intelligenza Artificiale, le funzionalità video e fotografiche, lo studio dei sensori di iPhone (bussola digitale, barometro, accelerometro, sensore di luce), la misurazione delle onde d’onda, i sensori di salute, la simulazione dei circuiti logici, la realtà virtuale e aumentata, la ricarica a induzione.
Gran parte di queste feature infatti non ha bisogno né di Internet né del GPS per funzionare.
Cosa Accadrebbe Davvero?
Sospettiamo tuttavia che, lungi dal finire nelle mani della gente comune e concorrere a creare un mondo migliore, questo patrimonio di conoscenze sarebbe stato utilizzato per scopi bellici e per stabilire un’egemonia culturale e tecnologica a scapito degli altri Paesi. Ma questa è un’altra storia.
Infine, immaginiamo che la vera domanda sarebbe un’altra, e decisamente più interessante: cosa ci fa un manufatto del 21esimo secolo nel 1945, e sopratutto come c’è arrivato? Netflix, se ci sei, batti un colpo: ti regaliamo i diritti per questa serie. Però vogliamo partecipare alla stesura della sceneggiatura.