Apple si unisce ad AT&T, Google e altre 30 società High-Tech nel cosiddetto progetto “Robocall Strike Force’ che ha come obiettivo la messa a punto di una tecnologia in grado di bloccare le chiamate indesiderate, scorrette e di telemarketing.
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Un mese fa, la FCC statunitense (l’agenzia governativa preposta al controllo delle telecomunicazioni) ha inviato una lettera a diverse società del paese compresa Apple, e ai carrier telefonici, per chiedere il loro aiuto nella lotta alle telefonate indesiderate con “piani concreti per accelerare lo sviluppo e l’adozione di nuovi strumenti e soluzioni.”
Negli USA sono state già assunte alcune misure protettive: per esempio, prima che il proprio numero possa finire in qualche lista di teleselling, in teoria occorrerebbe l’autorizzazione del legittimo possessore. Inoltre, esiste una sorta di registro federale chiamato FTC Do Not Call in cui inserirsi per non essere disturbati, ma esattamente come col Registro Opposizioni italiano, l’iscrizione non è garanzia di pace, e spesso le chiamate moleste proseguono comunque (qui da noi, basta aver distrattamente dato il consenso ad usare il proprio numero in passato).
Le idee che saranno decise in questi giorni, potrebbero avere interessanti ripercussioni anche oltre oceano, e magari lenire un po’ una delle piaghe dei nostri tempi iper-connessi. Si pensa ad una tecnologia di riconoscimento sicuro del Chiamante che sia in grado identificare (e dunque isolare) le chiamate provenienti da numeri non certificati; inoltre, iOS 10 introdurrà un sistema di avviso delle potenziali chiamate moleste direttamente nella Home Screen grazie a delle speciali API.