Il chip A16, quello che alimenterà i prossimi iPad e iPhone, sarà costruito con processo a 3 nanometri. Ed un salto tecnologico epocale: 3 nanometri, per capirci, è lo spessore di 15 soli atomi di silicio.
TSMC, il partner asiatico di Cupertino deputato alla produzione di chip mobili, è pronta per iniziare a sfornare in massa processori a 3 nanometri a partire dal 2023. “Ci aspettiamo una crescita esponenziale della tecnologia N3 sia sul fronte delle applicazioni smartphone che HPC [high performance computing]” ha dichiarato il CEO della società Wei. “Continuiamo a vedere alti livelli di apprezzamento dell’N3 e ci aspettiamo ancora più interesse rispetto a N5 e N7.”
N5 è la tecnologia a 5 nanometri che debuttò nel 2020 su iPad Air con il chip A14 Bionic, in sostituzione della precedente N7 a 7 nanometri. E la stessa storia si ripeterà stavolta: i primi 30-35.000 wafer a 3 nanometri saranno destinati agli iPad, per poi approdare anche su iPhone.
Poi, gradualmente, toccherà a tutta la scuderia Apple. E, entro il 2023, anche i Mac con chip M3 e gli iPhone 15 con chip A17 saranno forgiati con processo produttivo a 3 nanometri.
Quali Sono i Vantaggi?
Ogni volta che si effettua un salto di questo tipo, si aumenta l’efficienza e la durata della batteria dei dispositivi mobili, a fronte però di una complessità produttiva e ingegneristica sempre più importante. In base a quanto dichiarato da TSMC, la tecnologia a 3 nanometri permetterà di aumentare le prestazioni del 10-15% rispetto ai 5 nanometri, riducendo al contempo i consumi del 25-30%.
Ciò permetterà ai chip M3 di arrivare fino a un massimo di 40 core CPU, contro i 10 core degli attuali M1 Pro e M1 Max.
Cosa Viene Dopo?
La strada è già segnata. Dopo la tecnologia a 3 nanometri, toccherà ai 2 nanometri entro il 2024, con produzione di massa nel 2025.