All’inizio del mese si era sparsa la voce che Apple avesse intenzione di dare inizio alla produzione fa-da-te dei chip destinati ad iPhone e iPad attraverso una partnership strategica con la GlobalFoundries di New York. Una scelta dettata dalla volontà -mai attuata per ragioni industriali- di affrancarsi il più possibile dalla rivale Samsung.
Eravamo rimasti alla possibilità dell’accordo, ma poco era trapelato fino a quel momento. Oggi invece, The Times Union rivela che la produzione dei chip avrà inizio nella Fab 8 di Malta, nello stato di New York. Per la beffarda ironia che caratterizza spesso le vicende umane, tuttavia, almeno in un primo momento Samsung sarà coinvolta nel progetto:
Un piccolo team di Samsung verrà alla Fab 8 con le “ricette” per ricreare i chip Apple. Samsung aiuterà GlobalFoundries a mettere su il processo produttivo presso la Fab 8 in cui avverrà la produzione vera e propria. Non è chiaro se il processo avrà inizio prima che il centro di sviluppo da 2 miliardi di dollari della
GlobalFoundries sia stato completato. […]
E non è chiaro neppure se la GlobalFoundries produrrà i chip per Samsung -che li rivenderà ad Apple- o se direttamente per Apple come cliente; in quest’ultimo caso, Samsung aiuterebbe a impostare la replica delle operazioni di quel che fa ad Austin. In ogni caso, il cliente finale resta Apple.
Niente di nuovo sotto al sole. Grazie all’accordo con TSMC all’inizio dell’anno, per esempio, Samsung è stata esclusa tout court dalla produzione dei chip A7, anche se resta comunque coinvolta nella roadmap futura. E il partenariato con GlobalFoundries sembra sancire proprio questo accordo poco desiderato ma tuttora necessario.