Se da un lato Apple è riuscita a entrare nel mercato cinese coi suoi dispositivi durante l’ultimo anno, dall’altro il braccio di ferro con le autorità ha continuato ad andare avanti. A nulla a quanto pare sarebbe servita la decisione di far ispezionare i sorgenti di iOS alla Cina, visto che dalla nazione asiatica arriva la notizia secondo la quale i dispositivi Apple sarebbero stati ufficialmente vietati per gli acquisti delle autorità, insieme ai prodotti di altre aziende americane.
La decisione del governo cinese sarebbe maturata diverso tempo fa, sin dalle primissime rivelazioni di Edward Snowden riguardanti le attività di spionaggio dell’agenzia NSA: in seguito a queste, il numero di società estere approvate in Cina sarebbe diminuito di un terzo tra il 2012 e il 2014, rapporto che sale a due terzi nel caso di aziende produttrici di dispositivi coinvolti da problemi di sicurezza.
Un danno tutto da valutare per Apple, visto che la lista nera governativa non si applica alle autorità locali, alle aziende di proprietà dello Stato e alle forze militari, le quali hanno ognuna un proprio elenco di società approvate. È inoltre da considerare il fatto che Apple punti sì decisamente al mercato cinese, ma non a quello relativo alle autorità, o almeno non in modo prevalente, rivolgendo la sua attenzione principalmente ai normali consumatori.
Di un divieto del genere si era già parlato diversi mesi fa, ma allora fu la stessa Cina a smentire le voci di corridoio circolate sul web: succederà lo stesso anche stavolta?
Via | Reuters.com