Spesso si sente parlare di Deep Fusion, ovvero una funzionalità legata al comparto fotografico di molti iPhone. Il primo a supportarla è stato iPhone 11, poi è stata abbracciata anche da iPhone 12, iPhone 13 e iPhone SE di terza generazione, presentato al pubblico durante l’evento dell’8 marzo.
Ma cosa si intende per Deep Fusion? A cosa serve questa feature e come si abilita?
Deep Fusion: cos’è
È un sistema di elaborazione delle immagini che funziona automaticamente in determinate condizioni. Stando a quanto dichiarato dal colosso di Cupertino, la feature Deep Fusion è in grado di produrre “immagini con migliori texture, maggiori dettagli e minor rumore in condizioni di scarsa luminosità”.
E quando c’è poca luce, Deep Fusion analizza le diverse esposizioni pixel per pixel, in modo da rilevare anche le trame e i motivi più fini, e catturare ogni piccolo dettaglio.
Tuttavia, a differenza della Modalità Notte – disponibile su diversi modelli di iPhone – non c’è alcun segnale o simbolo che indica l’utilizzo della funzionalità. Agisce in automatico, dietro le quinte potremmo dire.
Riportiamo di seguito il commento di Nilay Patel di The Verge, rilasciato dopo aver parlato con un portavoce di Apple:
Non c’è alcun indicatore nell’app Fotocamera o nel rullino, e non viene visualizzato nei dati EXIF. Apple mi ha detto è una cosa assolutamente intenzionale, perché non vuole che le persone pensino a come ottenere la foto migliore. Sarà la fotocamera a farlo per te.
La funzione Deep Fusion può essere utilizzata sempre? No, ad esempio è incompatibile con gli scatti in sequenza.
Come abilitarlo
Per scattare con tutti i vantaggi del Deep Fusion è necessario che l’opzione “Visualizza area esterna al riquadro” sia disabilitata.
Per farlo, recati in Impostazioni → Fotocamera → Visualizza area esterna al riquadro.
⚠️ Ricorda: Deep Fusion è disponibile solo su iPhone 11, iPhone 12, iPhone 13 e iPhone SE 3.
Come funziona
Ci affidiamo alle parole di Phil Schiller, per 30 anni nella dirigenza Apple ed ex Senior Vice President della divisione Worldwide Marketing.
Vengono scattate nove foto, ancora prima di premere il pulsante per scattare sono state memorizzate già quattro immagini, quattro immagini secondarie. Quando si preme il pulsante dell’otturatore, è necessaria una lunga esposizione, poi in un solo secondo il Neural Engine analizza la combinazione di tutte le foto, selezionando quelle migliori. Analizza pixel dopo pixel, in modo da genere il miglior risultato possibile. È davvero incredibile.