Trump ha scatenato un terremoto nel mercato degli smartphone imponendo nuove tariffe del 54% sulle importazioni dalla Cina. Questo potrebbe tradursi in un aumento significativo dei prezzi per i consumatori americani. La mossa, che entrerà in vigore il 9 aprile, potrebbe far schizzare i prezzi degli iPhone fino al 43% in più, gettando la Apple in una crisi senza precedenti.
Gli analisti di Rosenblatt Securities hanno calcolato che il top di gamma iPhone 16 Pro Max potrebbe passare da 1.599 a quasi 2.300 dollari, mentre il modello base iPhone 16e potrebbe vedere un incremento da 599 a oltre 850 dollari. Non meno drammatico sarebbe l’aumento per l’iPhone 16 Pro con 256GB, che potrebbe raggiungere più di 1.400 dollari rispetto ai 999 attuali.
Le opzioni per Apple sono limitate: trasferire l’aumento sui consumatori, assorbire parte dei costi riducendo i margini di profitto o accelerare lo spostamento della produzione fuori dalla Cina. Secondo Neil Shah di Counterpoint Research, per compensare l’effetto delle tariffe, l’azienda dovrebbe aumentare i prezzi degli iPhone di almeno il 30%.
Questa decisione di Trump arriva in un momento di crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, e gli investitori non hanno tardato a reagire. Le azioni Apple hanno già subito un crollo del 15%, riflettendo l’incertezza sul futuro dell’azienda.
Un’ulteriore strategia che Apple potrebbe adottare sarebbe quella di mantenere stabili i prezzi degli attuali iPhone 16, per poi introdurre aumenti sui modelli futuri. Tuttavia, al momento, Cupertino non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, lasciando analisti e consumatori in uno stato di attesa e apprensione.