Molti dei dispositivi Apple sono caratterizzati da un brand che inizia per “i”. E così abbiamo iPhone per indicare uno smartphone, iPad, per indicare un tablet e iMac -il più vecchio di tutti- per indicare un computer. Ma esattamente, cosa significa questa “i”? Per rispondere bisogna tornare indietro di 25 anni.
Il primo iMac della storia era rivoluzionario per diversi motivi. Fu lanciato nell’agosto del 1998, con una storica presentazione tenuta da Steve Job che era recentemente rientrato in Apple. Costava 1.299$, aveva un processore G3 a 233-MHz, un display da 15″ e una scocca colorata, ma includeva qualcosa che nessun altro PC consumer dell’epoca aveva: la predisposizione per Internet.
“Oggi, sono incredibilmente felice di presentare iMac, il nostro prodotto di consumo”, disse al tempo Jobs sul palco di Macworld. “iMac viene dal matrimonio di Internet con la semplicità di Macintosh.”
“Anche se questo è un Macintosh al a100%”, ha proseguito, “ci rivolgiamo al desiderio numero uno dei consumatori che vogliono un computer, ovvero quello di entrare in Internet, in modo semplice e veloce.”
E anche il primo iPhone era concepito come un dispositivo uno e trino: era un “telefono rivoluzionario” ma anche un “navigatore per Internet” e un “dispositivo di comunicazione personale” e Internet faceva parte dell’equazione.
Dunque ecco la risposta che cercavate: la i degli iCosi di Apple sta proprio per Internet che, oramai, diamo per scontato in qualunque gingillo inclusa la lavatrice. E un po’ è anche merito di Apple.