In un momento in cui l’avvento di Boot Camp sembra scoraggiare alcuni produttori di videogiochi per Mac, Destineer sembra andare decisamente in controtendenza. Ieri, infatti, ha annunciato di aver investito ben 12milioni di dollari nei futuri progetti per il gaming su Mac. In un’intervista a Macworld, il presidente di Destineer Peter Tamte ha svelato alcuni dei motivi della dimensione privilegiata della sua azienda: “ci sono delle differenze nel nostro modo di gestire il business del gaming, perchè esistono poche aziende delle nostre dimensioni in grado di sviluppare e distribuire contemporaneamente dei titoli”.
Inoltre il business model di Destineer combina il porting di titoli celebri su piattaforma Mac (Halo, Zoo Tycoon 2), allo sviluppo di videogame totalmente originali, che spesso debuttano contemporaneamente sia su Mac che su altre piattaforme (Close Combat: First to Fight).
Tra le costole di Destineer c’è proprio MacSoft, che da sempre si occupa di porting di videogiochi per Mac: “Il business di MacSoft ci ha fornito profitti stabili e crescenti, così abbiamo deciso di investire questi importi nello sviluppo di nuove tecnologie, che ci permetteranno di creare facilmente videogame per molte piattaforme, assicurando a Mac Os distribuzioni simultanee”.
Per questo per il futuro di Destineer dobbiamo aspettarci più spazio per i titoli originali, anche se i porting non saranno abbandonati.
E Boot Camp non fa paura? “Boot Camp potrà influire o meno, ma il nostro business plan è stato stabilito molto tempo fa, ancor prima che i Mac Intel e Boot Camp fossero una realtà. Per ora Boot Camp non ci farà cambiare strategia”.