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In una recente intervista Tony Fadell, l’uomo a cui dobbiamo il concetto di iPod, si è soffermato sui rischi che derivano dalla dipendenza da Internet, dagli smartphone e dai computer. L’iPhone, si legge nell’editoriale, ha cambiato le nostre vite: ora, però, è tempo che Apple si faccia carico dei cambiamenti che ha indotto nella società “mettendo gli utenti nelle condizioni di comprendere meglio quanto usano i loro dispositivi.”
E l’unico modo di farlo è “tracciando le attività digitali durante tutta la giornata, su tutti i dispositivi. In questo modo si può capire esattamente quanto tempo viene speso, e se lo si desidera, si può modificare il comportamento di conseguenza.”
L’idea di Fadell è una sorta di “bilancia digitale” che misuri il tempo passato nelle varie app, sul browser, o leggendo la posta elettronica. Poi, questi risultati verrebbero aggiunti al battito cardiaco, ai passi fatti e alle altre informazioni presenti nell’app Salute.
E a quanto pare, a Cupertino sono d’accordo, tant’è che iOS 12 introdurrà una nuova feature che “consentirà ai genitori di comprendere meglio quanto a lungo vengano utilizzate le app dai figli, e quanto tempo passano complessivamente sul display del dispositivo.” Ed è facile ipotizzare che questi controlli arriveranno presto anche su Mac e gli altri dispositivi: dopotutto, sono di banale implementazione per la mela, e in più tornerebbero molto utili a tutti gli utenti. E voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti, su Twitter o sulla nostra pagina Facebook.
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