Al CES di quest’anno, uno dei tormentoni dei produttori di accessori e gadget high-tech è senza dubbio la domotica compatibile con Apple HomeKit. E una delle feature più interessanti di questa tecnologia sarà costituita dalla possibilità di controllare termostati, interruttori, ciabatte, porte e finestre, luci e condizionatori direttamente con comandi vocali grazie a Siri. Ma se siete fuori di casa, avrete bisogno anche di Apple TV.
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Finché siete a casa vostra, sotto la copertura WiFi del router domestico, Siri avrà il potere di controllare qualunque diavoleria compatibile col protocollo HomeKit; ma non appena uscirete dalla copertura del network locale, i requisiti tecnici per continuare ad utilizzare comandi vocali cambiano. Lo svela The Verge:
Per cui, comandi tipo “Siri, spegni le luci in salotto” funzioneranno sempre se siete connessi al WiFi di casa; non funzioneranno se siete in aeroporto, a meno che non possediate una Apple TV. E questo è quanto: potete ancora spegnere le luci con un’app, e non vi sarà richiesta alcuna Apple TV. Questo comportamento è stato confermato da una fonte vicina allo sviluppo di Homekit, e da due partner di lancio anonimi.
Scopriamo così che, come al solito, non tutte le versioni di Apple TV sono compatibili col servizio; in particolare, solo i modelli dalla terza generazione in poi, su cui sia stata installata una versione del software pari o superiore alla 7.0
Apple TV, insomma, si guadagna un’altra stelletta sul campo, e sebbene non sarà apertamente pubblicizzata da Cupertino come hub di domotica, di fatto sta accentrando su di sé nuove feature che rafforzano l’intero ecosistema Apple nel suo complesso.
La cosa tuttavia non va necessariamente inquadrata come un losco mezzuccio per vendere più set-top box con la mela; molti dispositivi di domotica -per esempio la serratura August o Philips Hue– possiedono un hub di controllo a parte che si collega al router; ha quindi molto senso che questo ruolo sia attribuito ad un dispositivo relativamente economico, sempre connesso e che già esiste in molte case. Tanto più che ad Apple è costato praticamente nulla: giusto il tempo di creare l’aggiornamento software.
HomeKit, la domotica di Apple, fa un favore a Google e gli regala un mercato. Ecco perché.