Avere Safari su Mac, Windows e iPhone, significa anche avere il WebKit su tutti questi dispositivi. Il WebKit, infatti, è proprio il motore (il framework) su cui si basa Safari, insieme ad una marea di altri browser e applicazioni.
Al progetto WebKit contribuiscono entità non identiche tra loro, come Apple, KDE, TroolTech, Nokia, GNOME ed altri. Dallo sviluppo di questo progetto, quindi, deriva il futuro di moltissime roadmap. Questo significa che, nonostante qualche attrito in passato, è ben difficile che le parti coinvolte possano permettersi di boicottarlo. Ma anche che, con la crescita della popolarità, aumentino le richieste di feature e funzioni.
Per questo Surfin’ Safari, il blog del WebKit, ha annunciato la pubblicazione di quel che serve ad ogni progetto legato per vie più o meno dirette all’Open Source: una pagina dei goal, cioè degli obiettivi che si prefigge lo sviluppo. Lo scopo principale, come prevedibile, è il supporto ai contenuti del WWW, basandosi su tecnologie standard come HTML, CSS, JavaScript e DOM. Ben chiara anche la distinzione tra applicazioni del WebKit in applicazioni open source e proprietarie. Ci sono anche i non obiettivi: WebKit creerà una engine, non un browser, integrerà tecnologie solo se realmente utilizzate dagli utenti e si concentrerà principalmente sul web, non su tutti i bisogni tecnologici prevedibili. Di sicuro imporsi limiti e obiettivi è sempre cosa buona e giusta.