Per mesi si è ipotizzato che i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus potessero essere dotati di uno schermo con vetro in zaffiro, ma poi alla presentazione si è scoperto che Apple aveva optato per un nuovo tipo di vetro rinforzato, probabilmente un’evoluzione del Gorilla Glass prodotto da Corning.
Negli ultimi tempi è così emerso che la GT Advanced Technologies, incaricata da Apple di produrre i vetri zaffiro per gli iPhone 6, aveva richiesto di entrare in amministrazione controllata, a causa delle ingenti perdite.
Il Wall Street Journal ha pubblicato alcune immagini che dimostrerebbero il motivo del fallimento di GTAT.
Nelle foto si vedono diversi cilindri di zaffiro, ognuno del peso di oltre 260 Kg, prodotti dalla fornaci di GTAT poco prima che Apple firmasse il contratto di fornitura.
I cilindri sono chiaramente affetti da crepe di ogni tipo, verificatesi probabilmente nelle fasi di raffreddamento e solidificazione del vetro, compromettendone così la qualità e riducendo notevolmente la capacità produttiva necessaria per soddisfare l’elevata domanda di Apple.
Produrre questi cilindri di vetro zaffiro richiede però la bellezza di 30 giorni, con un costo totale di 20.000 dollari ciascuno, ma la metà di quelli prodotti presentavano dei problemi come quelli mostrati nelle foto.
Secondo alcuni ex dipendenti alla GTAT regnava una grande disorganizzazione, le assunzioni furono fatte così in fretta che molti dipendenti all’inizio non sapevano cosa fare, nessuno riusciva ad assegnarli un lavoro ben preciso, segno che la produzione era già in crisi, prima ancora di essere avviata a pieno regime.