Nel corso di una recente intervista, rilasciata nel corso della conferenza “Code Media” di Recode, il senior vice-president di Apple Eddy Cue si è soffermato sull’argomento della contro-informazione, sostenendo che le aziende nel settore dell’high-tech hanno una grossa responsabilità in merito.
Quello delle false notizie e delle informazioni fuorvianti è un problema sempre più presente, una vera e propria epidemia che, nel corso degli ultimi anni, si è allargata seguendo l’espansione degli smartphone e dei social network.
Ad oggi una vasta fetta della popolazione di molti paesi trae le proprie notizie principalmente da media come Facebook o Twitter e, secondariamente, attraverso i vari aggregatori proposti dai fornitori di servizi telematici. Questo espone un gran numero di individui alle cosiddette “fake news”, diventate ormai un vero e proprio business oltre che un morbo mediatico. Cue, direttore della divisione Internet Software and Services di Apple, si schiera naturalmente dalla parte dei consumatori.
“Dal momento che la maggior parte delle notizie sono consumate attraverso dispositivi elettronici e tramite servizi somministrati coi suddetti dispositivi, penso che tutti noi siamo responsabili della cosa.”
Negli Stati Uniti le recenti elezioni presidenziali sembrano aver legittimato la diffusione di questo genere di contenuti, soprattutto dal momento che le più alte cariche dell’amministrazione si avvalgono spesso della disinformazione come metodo di comunicazione.
Eddy Cue ha affermato che Apple combatterà questo comportamento lavorando attivamente su app come “News”. Non è stato specificato esattamente cosa Apple abbia intenzione di fare a riguardo ma secondo l’executive questo compito ricade anche su tutte le altre grandi società high-tech.