Nuove polemiche legate al rifiuto di un gioco su App Store. Stavolta tocca a Endgame: Syria, gioco per iOS sviluppato dal team inglese Auroch Digital, che si è visto rifiutare da Apple la possibilità di pubblicare il proprio titolo sul marketplace di Cupertino a causa dei suoi contenuti politici.
Endgame: Syria, già disponibile per Android e come gioco per browser in HTML 5, è infatti dedicato alla guerra civile in Syria, come parte del progetto GameTheNews con il quale Auroch ha deciso di creare giochi legati ad argomenti provenienti dalle notizie del mondo reale.
Nel dettaglio, la motivazione del rifiuto di Apple starebbe nella violazione delle linee guida per le applicazioni che “riguardano una specifica razza, cultura, uno specifico governo o corporazione, o alcuna altra entità reale”. La polemica, ovviamente, è partita dallo stesso team Auroch, per bocca del game designer Tomas Rawlings:
“Speravamo che Apple potesse adottare sfumature nell’applicare la regola, ma ci siamo preoccupati quando è stato in fase di sottomissione per circa due settimane senza una decisione. Abbiamo quindi capito che a causa della controversia nell’uso di un videogioco per coprire una guerra in corso, far passare il gioco è diventato un problema per loro.”
Per far accettare Endgame: Syria da Apple, Auroch dovrà ora cambiarne il contenuto:
“Significherà cambiare significato e contesto per passare il processo d’approvazione di Apple e non è l’ideale. Il nostro obiettivo è quello di usare i giochi come un formato per portare notizie a un nuovo pubblico, e processi di sottomissione come questo lo rendono molto difficile. Capisco che Apple voglia essere sicura di evitare che giochi realmente offensivi finiscano nello store, ma il nostro è lontano da questo. Infatti i pareri sul gioco sono stati ampiamente positivi con molti media mainstream che hanno dedicato attenzione all’argomento.”
Si tratta naturalmente di un argomento delicato: se da un lato infatti si può sostenere che anche il videogioco debba essere in diritto di affrontare argomenti caldi, in modo uguale al giornalismo, dall’altro per Apple c’è la volontà di tenere la sfera dei “giochi” come tale, senza permetterle quindi di andare a toccare cose serie come la guerra civile in Siria.
Era già accaduto nel 2011 con Smuggle Truck, gioco in cui bisognava far entrare immigrati clandestini all’interno del confine degli Stati Uniti: all’epoca, gli sviluppatori dovettero cambiare gli immigrati con peluche per riuscire ad approdare all’interno dell’App Store. Endgame: Syria tratta un argomento ancora più spinoso rispetto a Smuggle Truck, mettendo quindi Apple in una situazione ancora più complessa.
Il punto centrale, come giustamente nota il Guardian, risiede in una semplice domanda: può realmente Endgame: Syria educare (fate conto che il grassetto sia triplicato) sul conflitto siriano? In caso affermativo, forse Apple dovrebbe concedere uno strappo.