Ericsson ha nuovamente denunciato Apple per violazione di brevetto. Il motivo del contendere è il 5G introdotto nelle ultime generazioni di iPhone, ma stavolta si rischiano conseguenze grosse: il gigante svedese delle telecomunicazioni infatti vuole ottenere il blocco dell’importazione di iPhone in molti Paesi inclusi quelli UE, fino alla risoluzione della disputa.
Questione di Brevetti
La diatriba va avanti da anni, e riguarda in buona sostanza le royalties che Apple versa per l’uso dei brevetti sulle tecnologie di connettività cellulare nei suoi dispositivi. Tutto è iniziato nel 2021, al momento del rinnovo della licenza settennale per l’uso delle tecnologie 2G, 3G e 4G messe a punto da Ericsson, a cui si sarebbe dovuto aggiungere anche un accordo soddisfacente per il 5G; dopo intense ma infruttuose trattative, le due aziende si sono trincerate dietro avvocati e ceralacche.
Dapprima, Ericsson ha denunciato Apple per aver tentato di abbassare i prezzi dei brevetti 5G essenziali standard (tecnologia presumibilmente impiegata in tutti gli ultimi modelli di iPhone); dopodiché, a distanza di due mesi , Apple ha rispedito al palla al mittente accusando la società svedese di “tattiche forti” nel rinnovo delle licenze sui suoi brevetti.
“Poiché il precedente accordo è scaduto” ha spiegato un portavoce Ericsson a Reuters, e poiché non siamo stati in grado di raggiungere un accordo sui termini e sullo scopo di una nuova licenza, Apple ora utilizza la nostra tecnologia senza licenza. […] Ericsson intende continuare a offrire ad Apple il nostro 5G multimode rate annunciato pubblicamente di $5 a telefono (che contempla già 1$ di sconto), un tasso che continueremo ad onorare, purché venga data libera esecuzione alla licenza in tempi rapidi.”
Ericsson detiene un portfolio di oltre 57.000 brevetti nel mondo della telefonia mobile che attualmente costituiscono un terzo dei suoi profitti operativi. Il costo di un brevetto 5G, in media, va dai 2,5$ ai 5$ a dispositivo prodotto. Ma Apple teme che possa non essere un prezzo FRAND, cioè offerto a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, e che alcune società possano “usare il potere conferito dalla standardizzazione per eliminare la competizione attraverso schemi di licenza selettivi o discriminatori, o con royalties eccessive.”
Blocco Importazione iPhone
La strategia di Ericsson, riporta Foss Patents, consiste dunque nel replicare la querelle giudiziaria in altri Paesi così da arrivare ad un blocco totale dell’importazione di iPhone.
La richiesta di ingiunzione è stata già fatta in Brasile, Olanda e Germania, e presto seguirà anche il Regno Unito. Apple teme molto la spostamento della partita fuori dagli USA, e dunque è possibile che una soluzione rapida possa giungere nelle prossime ore, prima l’escalation legale diventi fuori controllo.
La partita insomma è tutt’altro che chiusa, e costituisce un’urgenza improcrastinabile per Apple. In un modo o nell’altro, insomma, andrà risolta e anche presto.