Apple ha fatto causa ad una startup chiamata Rivos con l’accusa di averle sottratto ingegneri chiave, e di aver rubato segreti industriali sfruttando AirDrop e i backup di Time Machine.
Non sappiamo molto di questa società, se non che si specializza in chip RISC-V (come gli M1 dei Mac) e che si definisce una “startup in modalità invisibile.” Secondo i legali di Cupertino, tuttavia, Rivos avrebbe attirato negli ultimi mesi oltre 40 ex impiegati Apple per lavorare ad un chip che compete direttamente coi processori presenti su Mac, iPhone e iPad.
A dire dell’accusa, alcuni di questi ingegneri avrebbero portato con sé gigabyte di dati sensibili e le specifiche dei chip Apple, con una “campagna coordinata” di poaching. Il poaching (letteralmente bracconaggio, caccia di frodo) è la pratica con cui aziende rivali si sottraggono dipendenti chiave per accedere a competenze e informazioni coperte da segreto industriale.
“Alcuni” si legge nei carteggi, “hanno utilizzato diversi drive USB personali per scaricare materiale, accedendo alle specifiche più proprietarie di Apple immagazzinate nelle applicazioni di collaborazione, e hanno utilizzato AirDrop per trasferire file ai dispositivi personali. Altri hanno salvato voluminose presentazioni su chip esistenti o non ancora rilasciati -segnalati come Confidenziali e Proprietà Apple- verso i loro drive di storage Cloud. Uno di loro ha addirittura effettuato un intero backup Time Machine del suo intero dispositivo Apple su un drive personale esterno.”
Vengono fatti nomi espliciti. E ora, Apple intende “recuperare i suoi segreti industriali, e proteggerli da ulteriore diffusione. E comprendere l’estensione degli abusi per tentare di mitigarne i danni passati e futuri.”