Face ID, ma anche schermi OLED, nuovi processori e -chissà- magari anche connettività 5G. Ecco le nuove feature che probabilmente (o forse auspicabilmente) vedremo approdare su Mac nei prossimi mesi.
Face ID su Mac
La tecnologia Apple di riconoscimento biometrico del volto è quasi magica, e consente di sbloccare un dispositivo, autorizzare un pagamento o autenticarsi nell’app della banca senza dover immettere neppure uno dei caratteri che compongono le proprie password. Ma non è perfetta: su iPhone costringe spesso ad assumere posizioni innaturali per favorirne il funzionamento.
Se infatti il viso non è perfettamente allineato e lo sguardo non è fisso sul display, il sistema darà ko. Ciò accade perché iPhone è piccolo e sta sempre in mille posizioni diverse rispetto al corpo ed ecco perché a Cupertino stanno valutando di resuscitare il Touch ID. Ma se ci pensate, il fenomeno è molto meno marcato con iPad, e col Mac è praticamente impossibile: per forma e uso, un portatile sta sempre nella posizione ideale per il Face ID.
In un simile scenario, l’utente può pure dimenticarsi del Face ID: il Mac si sblocca da solo nel momento in cui ci sediamo alla scrivania, e autorizza modifiche nelle Impostazioni letteralmente in un istante. E non stiamo contando tutta la miriade di feature fantascientifiche che si potrebbero implementare in futuro, tipo scorrimento automatico delle pagine Web e dei documenti Pages, il riconoscimento dell’umore dell’utente e molto altro.
È il “funziona e basta” di Apple che tanto apprezziamo. E se a questo aggiungiamo che il riconoscimento del volto è 20 volte più sicuro di quello dell’impronta digitale, ci domandiamo: perché non è ancora approdato su Mac?
Fore ci sono problemi tecnici (i sensori sono troppo spessi per il display?) o forse di contenimento dei costi (implementare una tecnologia tanto costosa su macchine che già costano care farebbe lievitare i prezzi a livelli impensabili). Ma se Apple fosse intenzionata a fare il grande salto, allora questo sarebbe l’anno giusto.
Il Notch c’è già, sui nuovi MacBook Pro 14″ e 16″. Perché non fare il passetto successivo, e completare l’opera?
Chip M2 Pro e M2 Max
Ora che i nuovi processori Apple sono ufficialmente stati svelati, possiamo facilmente immaginare qual è il loro destino. Mentre su MacBook Air, MacBook Pro 13″, iMac 24″ e Mac mini vedremo debuttare processori M2, M3 e così via, sui computer di fascia professionale faranno capolino invece “M2 Pro” e “M2 Max”, per poi passare a “M3 Pro” e “M23 Max” successivamente, e così via.
L’M2 in arrivo l’anno prossimo avrà una CPU a 8 e una GPU a 9 e 10-core (rispetto ai 7 e 8-core dell’M1), ma per vedere un salto generazionale importante bisognerà aspettare gli M2 Pro e M2 Max costruiti con processo produttivo a 5nm. Nel 2023 si parla addirittura di chip a oltre 40 core e processo produttivo a 3nm.
Display OLED
È almeno dal 2019 che Apple corteggia Samsung per mettere mano sulla sua produzione di schermi OLED da infilare anche sui MacBook Pro. Si tratta di una tecnologia molto più efficiente della retro-illuminazione a mini-LED, e capace di ottenere colori più vividi e neri più profondi rispetto ai comuni pannelli TFT-LCD.
Un MacBook Pro 16″ OLED potrebbe arrivare nel 2022, se pandemia e crisi dei semi-conduttori lo permetteranno.
Connettività 5G
Sappiamo che Apple sta lavorando per implementare una qualche forma di connettività cellulare nei suoi portatili, iniziando dal candidato naturale -il MacBook Air- per finire poi col MacBook Pro; tuttavia, al momento Apple dipende da Qualcomm per i chip 5G il che significa che è difficile un lancio di prodotto a breve.
È più probabile ritenere che il 5G si affaccerà su Mac quando Apple avrà sfornato il suo primo chip 5G prodotto internamente. Cosa che dovrebbe avvenire entro il 2023, col debutto su iPhone.
Quando Arrivano?
La domanda a questo punto è legittima: semmai dovessero arrivare, quando arriveranno queste novità? Difficile dirlo, ma è possibile che qualcosa faccia capolino già nel 2022 o 2023.