Proprio nel bel mezzo dello scandalo Cambridge Analytica che sta portando gli utenti alla disaffezione verso il social network blu, Facebook deve fronteggiare una nuova crisi. Sulla scia degli ultimi eventi, e in uno sforzo di trasparenza, Mark Zuckerberg ha confermato che la sua società esamina le conversazioni degli utenti su Messenger per impedire abusi.
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Il sistema è automatico e pervasivo: passa al setaccio ogni parola, link e immagine che inviate nel tentativo di individuare violazioni gli standard della community, nonché malware o virus. Quando ciò avviene, il controllo passa ad un moderatore umano che legge i vostri contenuti privati per “fermare rapidamente comportamenti illeciti sulla nostra piattaforma.” La conferma è stata data ufficialmente da un portavoce a Bloomberg.
Una bella differenza rispetto ad altre app simili, e rispetto a WhatsApp che è -ironia della sorte- una proprietà di Facebook. Ma a differenza del Messenger, protegge le conversazioni con crittografia end-to-end; in altre parole, nessuno può discernere i contenuti di un messaggio se non i dispositivi che li hanno generati e ricevuti.
Dunque, come proteggere meglio la vostra privacy? Molto semplice: lasciate perdere Facebook Messenger, che oltretutto ora è pure infarcito di pubblicità e preferite la stessa WhatsApp, oppure meglio ancora Telegram, iMessage, Viber e perfino Google Allo. La vostra privacy ringrazierà.
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