Alla bella notizia che Apple avrebbe finalmente consentito l’uso di FaceTime su reti 3G, è montata subito una certa dose di apprensione: si temeva infatti -e la cosa non è tuttora esclusa- che per tale funzionalità i gestori potessero decidere di addebitare dei costi. In realtà, ora ne abbiamo la conferma, ogni gestore fa un po’ come gli pare.
L’ipotesi che le chiamate FaceTime su rete mobile potessero essere tariffate a parte ha sicuramente solleticato più d’un carrier, su questi possiamo mettere la mano sul fuoco. Solo che poi, tra il malcontento degli utenti e le accuse di violazione della Neutralità della Rete, AT&T ha fatto un mezzo passetto indietro mentre gli altri hanno optato per un più diplomatico laissez-faire:
Verizon ha raccontato a MacRumors che “se FaceTime funziona via telefono su un dispositivo Apple, allora funzionerà su qualunque piano dati Verizon senza alcun particolare accorgimento.”
AT&T ha affermato qualcosa di simile, confermando però che FaceTime su rete mobile avrebbe funzionato fintanto che i clienti avessero sottoscritto un nuovo piano dati condiviso [con condizioni mediamente peggiorative per l’utenza, n.d.A.]. Sprint ha affermato in passato che si sarebbe concentrata sui piani dati illimitati e che non avrebbe discriminato il traffico in base alle applicazioni.
Uno scenario piuttosto variegato, quindi, che cancella con un colpo di spugna un altro rumor preoccupante, secondo cui soltanto iPhone 5 avrebbe permesso videochiamate su 3G. Niente timori: “FaceTime over Cellular” funzionerà per tutti i dispositivi che lo supportano nativamente, ovvero iPhone 4S, iPhone 5 e iPad di terza generazione.
L’unico problema, a questo punto, è capire come si comporteranno i gestori nostrani. Purtroppo è impossibile fare previsioni ma, visti certi prodromi, i nostri timori sono più che fondati.