Fortunatamente oggi un utente Mac può scambiare senza problemi tutto ciò che produce senza dover ricorrere ai dischi: la posta elettonica, le pen-drive ed il supporto nativo in Tiger delle reti locali Windows facilitano enormemente gli scambi tra i due sistemi operativi. Tuttavia, di tanto in tanto, il problema della compatibilità tra i dischi si ripresenta puntualmente. Sarebbe opportuno fare un po’ di chiarezza, prima di arrivare alla riunione di lavoro con un hard disk portatile inutilizzabile.
Hard Disk. Mac Os X utilizza il sistema HFS+, ma riesce a leggere anche tutti i dischi formattati con file-system Windows come FAT e NTFS senza però essere in grado di scrivere con quest’ultimo formato (i dischi NTFS verranno considerati di sola lettura). Se Tiger supporta nativamente la lettura di dischi Windows, il contrario non è vero. HFS+ non può essere letto da Windows se non tramite utility come Macdrive. Se volete esser certi di poter scambiare agevolmente dati memorizzati su un hard-disk esterno la cosa migliore è formattarlo in modalità FAT32 (Ms-Dos) tramite l’applicazione Utility Disco inclusa in Tiger (o direttamente da Windows). FAT32 non è proprio il file-system più moderno che ci sia e il consiglio è quello di utilizzarlo solamente per scambiare file e non per il backup dei vostri dati.
Un buon compromesso potrebbe essere quello di creare due partizioni: una per FAT32 da utilizzare qualora doveste trasferire dati su un sistema Windows; una in HFS+ da riservare ai back-up e all’archiviazione del vostro materiale. La procedura per implementare una soluzione del genere non è delle più semplici, ma funziona (le istruzione sono qui).
CD/DVD CD Audio e DVD Video hanno un loro formato universale: quando masterizzate su DVD l’ultimo video delle vostre vacanze con iMovie non c’è alcun motivo di preoccuparsi dei problemi di compatibilità. Per quanto riguarda CD e DVD contenenti dati, ci sono essenzialmente i formati HFS (MAC) e ISO9660 (Windows). Come spesso e volentieri accade, Mac può gestire entrambi i formati, mentre Windows non supporta il formato HFS. Mac OS X masterizza i dischi in una modalità ibrida leggibile da sistemi Windows e Max OS X. Questo formato consente agli utenti Mac di visualizzare le icone e altre caratteristiche di Finder continuando tuttavia a garantire la completa compatibilità con i sistemi DOS/Windows. Con programmi più avanzati come Toast è possibile controllare meglio il formato con cui masterizzare i vostri dischi: qualora il CD fosse destinato solo ad utenti MAC o solo Windows potreste ad esempio voler masterizzare il CD in formato HFS+ oppure ISO9660 (Windows). Nella mia breve esperienza non mi è mai capitato di avere problemi con CD ibridi, per cui il consiglio è quello di masterizzare in quella modalità qualora non abbiate particolari esigenze.
Solo la scrittura dei dischi compatibili con Windows potrebbe creare qualche problema ad un utente Mac. Problemi aggirabili tramite l’utilizzo di partizione FAT. In tutti gli altri casi (lettura di dischi Windows, creazione di cd) non c’è motivo per cui un utente Mac debba sentirsi emarginato. E chissà che in un giorno non molto lontano, non siano gli utenti Windows a sentirsi emarginati per non poter leggere dischi HFS+ (è capitato ad un mio amico che non poteva leggere i brani del mio iPod perché formattato in HFS).