Nei giorni scorsi, il CEO di Foxconn Terry Gou aveva annunciato l’installazione di nuovi “Foxbot” negli impianti che producono iPhone 6. Si tratta di speciali robot che, in un primo momento, avevano richiamato scenari fantascientifici; in realtà, hanno solamente un ruolo secondario, almeno in questa fase.
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La notizia l’ha riportata stamane il quotidiano taiwanese United Daily News (qui la traduzione di Google nella nostra lingua), secondo cui i robot avranno esclusivamente un ruolo di supporto alle operazioni umane. Per ora, insomma, niente invasioni apocalittiche.
Secondo il giornale, i macchinari di assemblaggio verranno impiegati in particolare per compiti poco impegnativi e molto ripetitivi, per esempio per stringere le viti o per posizionare componenti esterni dedicati alla lucidatura finale. Agli operai in carne e ossa, d’altro canto, saranno demandate mansioni più delicate tipo il controllo di qualità, l’assemblaggio complessivo e così via. La speranza, tuttavia, è che tempi di lavorazione si riducano, e di conseguenza che aumentino le unità consegnate.
Ognuno di quei robot costa a Foxconn una cifra compresa tra i 20.000 e i 25.000 dollari, e al momento c’è in programma di installarne almeno 10.000 destinati a dare una mano ai nuovi 100.000 operai assunti per far fronte alle commesse di iPhone 6.
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Grazie a questi poderosi investimenti, le quantità iniziali di iPhone 6 dovrebbero risultare complessivamente superiori alla media degli anni scorsi; il che significa che, contrariamente al passato, questa volta dovrebbe essere un po’ più facile acquistare un telefono Apple di nuova generazione subito dopo il debutto ufficiale. Debutto che resta in programma per settembre, intorno al 19 del mese.
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