Continua a tenere banco l’argomento Foxconn: dopo le ispezioni della FLA nelle fabbriche e le polemiche precedenti sul fornitore cinese di Apple, arriva da parte della società una nuova serie di provvedimenti destinati a migliorare le condizioni dei lavoratori.
Secondo quanto ha riportato il NY Times infatti, Foxconn avrebbe in programma di aumentare gli stipendi dei propri dipendenti per cifre che vanno dal 16% al 25% con effetto immediato. Inoltre, la stessa Foxconn ha affermato di voler ridurre le ore di straordinario per gli operai, andando così a migliorarne le condizioni di vita precedentemente criticate proprio a causa dei turni massacranti.
Sicuramente alcuni apprezzabili passi in avanti da parte di Foxconn, così come hanno rassicurato le dichiarazioni del capo di FLA Auret van Heerden pubblicate proprio dopo l’ispezione presso la società che rifornisce anche Dell, Hewlett-Packard e tanti altri giganti dell’elettronica. Resteranno però da verificare le stesse condizioni dei lavoratori viste sotto ottiche diverse, come lo stesso van Heerden aveva annunciato in precedenza:
“I problemi non derivano dall’intensità, dal sovraccarico e dalla pressione che si trovano in una fabbrica di indumenti, ma dalla monotonia e forse dall’alienazione. Molte persone che lavorano in aziende cinesi provengono da aree agricole, e spesso hanno lasciato per la prima volta la propria famiglia. Spesso hanno bisogno di qualche tipo di supporto emotivo, e non lo ottengono, perché le aziende, in un primo momento, non si rendono conto che i lavoratori hanno bisogno di questo tipo di supporto.”