Alla fine, le promesse si sono trasformate in realtà, e metà degli operai che assemblano iPhone in fabbrica sono stati sostituiti da più efficienti robot.
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Dal debutto di iPhone 6 a oggi, uno dei partner chiave di Cupertino -Foxconn- è riuscito a rimpiazzare metà della propria forza lavoro con delle macchine. Lo rivela il South China Morning Post, citando fonti ufficiali del governo locale del Kunshan, dove sono ubicati gli impianti:
Le fabbriche Foxconn hanno ridotto i loro dipendenti da 110.000 a 50.000, grazie all’introduzione dei robot. Ciò ha condotto a importanti risparmi nel costo della manodopera.
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Si tratta di un esperimento circoscritto, ma c’è da scommettere che presto verrà esportato ovunque sia possibile; non è un segreto infatti che Foxconn voglia sostituire almeno mezzo milione di operai per i compiti più ripetitivi e semplici.
Nel giro di qualche anno, insomma, le polemiche sulle penose condizioni di lavoro nelle fabbriche che collaborano con Apple potrebbero essere seppellite per sempre dalla tecnologia, ed è un bene; ma ciò significa anche che milioni di persone resteranno senza un salario con cui vivere. È l’altra faccia della rivoluzione high-tech.