La compagnia di Taiwan partner di Apple nella fabbricazione di molti iDispositivi Foxconn potrebbe trasferire parte della sua produzione di Mac negli Stati Uniti. La notizia giunge a pochi giorni dalla scoperta che alcuni nuovi iMac 21,5” potrebbero essere stati assemblati negli USA.
Si tratterebbe di una mossa strategica e d’immagine: molti clienti danno più fiducia ai prodotti “made in USA” piuttosto che all’abituale “designed by apple in California. Assembled in China” che si trova sulla maggior parte dei prodotti della Mela. L’espansione di Foxconn sul suolo americano non mirerebbe unicamente all’assemblaggio dei prodotti, ma anche a un parziale spostamento della catena produttiva. Tim Cook ha detto infatti che “l’operazione prevede qualcosa in più del solo assemblaggio finale [dei prodotti]“, anche se non si è sbottonato su dove saranno installate le catene di montaggio o sulla quantità di dispositivi prodotti negli USA.
D’altra il problema principale nello spostare le catene di montaggio negli Stati Uniti risiede nei rifornimenti di materiali, spiega Louis Woo, un portavoce di Foxconn:
L’intera catena di produzione è in Cina adesso. Hai bisogno di un migliaio di guarnizioni di gomma? La fabbrica di guarnizioni sta accanto. Vuoi un milione di viti? La fabbrica sta un isolato più in là. Vuoi invece una vite dalla forma leggermente differente? La ordini e tre ore dopo te la consegnano.
Spostare la produzione dalla Cina agli USA non è una cosa da poco, secondo i dirigenti Foxconn. Probabilmente l’annuncio di Tim Cook mirava a sondare il terreno, mentre la produzione dei Mac sul suolo americano si farà poco a poco, iniziando dall’assemblaggio.