È un dato di fatto: la crisi fa stringere la cinghia, e così, le abitudini degli utenti si fanno più frugali e accorte. Cresce la domanda di terminali poco costosi, e la tendenza a spendere meno pesa sui bilanci di carrier e produttori di smartphone, Apple compresa:
Lo spostamento è stato particolarmente grave in Europa, dove sempre più clienti tendono a mantenere lo stesso telefono anche se cambiano gestore. Nel mezzo di un’economia ristagnante e con la concorrenza che avanza, France Télécom ha dovuto calare i propri prezzi in media del 25% negli ultimi 3 anni, strizzando i margini di profitto e il suo valore azionario. Il piano più economico ora fornisce chiamate ed SMS illimitati più 3 GB di dati a circa 20 Euro al mese. Grossomodo, la metà dei 50$ di T- Mobile, che negli USA viene indicato come un autentico affare.
In pratica, c’è sempre meno gente disposta ad acquistare l’ultima novità in fatto di telefonia mobile, e la tendenza potrebbe presto raggiungere una pressione tale da rallentare le vendite perfino negli USA. E chissà, forse non è vero che il vociferato iPhone low-cost sia destinato solo ai mercati emergenti; forse, Apple si sta preparando a soddisfare anche le nuove esigenze di quelli in declino. Come il nostro.