Gabe Newell (Steam): Apple regina del mercato dei giochi

In un recente discorso tenuto all’Università del Texas, il fondatore della piattaforma di distribuzione dei giochi Steam, Gabe Newell, ha affermato che Apple possiede tutte le carte in regola per diventare regina incontrastata del mercato gaming e consoles.

A dire di Newell, il futuro del gaming non è nelle comuni consoles cui siamo già abituati da sempre, ma nei computer interconnessi direttamente alla TV, magari via WiFi. Il problema, tuttavia, è che l’industria dei PC non si starebbe muovendo con la necessaria celerità per in questo campo, e tale indolenza lascerebbe ampio margine di manovra a Cupertino. Ecco cosa riporta Polygon:

“La grande minaccia ora è rappresentata da Apple e dal suo gigantesco market share; volendo, può fare facilmente breccia all’interno dei salotti di casa con la sua piattaforma,” ha dichiarato Newell. “Ritengo che sia plausibile uno scenario in cui vedremo presto emergere piattaforme tecnologiche relativamente poco intelligenti per il salotto; e credo anche che sarà facile per Apple sostituirsi alle consoles. La domanda è: possiamo fare sufficienti progressi nello spazio PC per stabilirci lì, e magari trovare un modo migliore di fronteggiare il mercato mobile prima che Apple si impadronisca del salotto?

Ad oggi, a onor del vero, non esistono prodotti con la mela che competano direttamente con Microsoft, Nintendo e Sony. Apple TV è l’unica che si avvicina un po’ a quel mondo, ma prima di poter parlare di “conquista del salotto di casa,” ne dovrà passare di acqua sotto ai ponti. Certo, è vero che il set-top box di Cupertino è diventato nel tempo molto più che un hobby, ed è vero anche che esiste un brevetto Apple che descrive un controller per Apple TV molto simile al Wiimote. Senza dimenticare che prima o poi arriverà un App Store per Apple TV, e chissà se per allora non debutterà perfino la tanto chiacchierata iTV. Le premesse ci sono tutte, ma per il momento la palla è ancora in mano ai competitor: vedremo se sapranno che farsene.