Aggiornamento del 27 maggio 2013 di Giacomo Martiradonna.
Date un’occhiata al MacBook Air ritratto nell’immagine qui sopra, e fate caso al logo Windows che campeggia al posto del simbolo di Comando (Mela, per i nostalgici). In realtà non si tratta d’un portatile Apple, ma dell’ultima revisione dell’HP Envy 14 TouchSmart, pesantemente ispirato alle forme, allo stile e ai materiali che caratterizzano da tempo l’offerta di Cupertino. Notate inoltre il profilo assottigliato e il trackpad ipertrofico privo di tasti; e anche se da quest’angolazione non si vede, c’è pure una cornice nera che corre attorno al display glossy, esattamente come sulla controparte con la mela. Visto da dietro, poi, è praticamente identico, eccezion fatta per il logo:
Sono tutte immagini pubblicate da The Verge, che riporta anche le specifiche tecniche del gingillo. 14″ con risoluzione di 1366 x 768 pixel, e prezzo di commercializzazione di appena 699$; volendo, però, è possibile richiedere l’opzione da 1600 x 900 pixel oppure la notevole risoluzione di 3200 x 1800 pixel che sarà disponibile a partire dall’estate.
Evidentemente, quando il CEO di HP Meg Whitman ha affermato che “Apple ci ha insegnato che il design importa eccome,” lo intendeva alla lettera. Tant’è che questo approccio è destinato a diventare la norma per tutti i portatili della società. Ed è almeno dall’anno scorso che HP applica con diligenza questa regola aurea; esattamente da quando ha lanciato lo SpectreOne con tanto di clone del Magic Trackpad, del Magic Mouse e della tastiera senza fili Apple. È l’orrore -perdonateci la mancanza di distacco- che potete ammirare poco più sotto.
Ma volendo tornare un po’ indietro nel tempo, si riesce a scovare somiglianze anche coi brevetti della mela. Notate affinità tra l’HP TouchSmart del 2011 e questo brevetto Apple? Riportiamo entrambe le immagini a mo’ di paragone. Della serie, Apple brevetta il TouchScreen reclinabile, e HP lo commercializza:
Va bene trarre ispirazione da chi, di design, sa il fatto suo. E passi pure l’idea che, a volte, davvero non si può discostarsi troppo certi paradigmi, tipo la faccenda degli angoli arrotondati dell’iPad (seriamente, ma in quale altro modo si potebbe mai realizzare un tablet?). Qui però il rischio di ritrovarsi impelagati in una causa miliardaria ed eterna diventa sempre più concreto, e a qualche manager Apple potrebbero iniziare a prudere le mani. Mica per niente: è che vorremmo evitare di trovarci a parlare più di beghe legali, che di prodotti e software.
Touchscreen reclinabile: Apple lo brevetta, HP lo realizza
Da almeno un paio d’anni esistono in commercio PC all in one dotati di touchscreen, anche se ancora non hanno riscosso un grosso successo, nonostante possano vantare interessanti funzionalità, un design accattivante e prezzi competitivi.
In molti si aspettavano che anche Apple, forte della sua esperienza con dispositivi mobili multitouch, presentasse una sorta di iMac touch, ma questa eventualità non si è ancora concretizzata ed il motivo è stato spiegato da Steve Jobs nel corso dell’evento Back to the Mac dello scorso ottobre quando, presentando le nuove gesture multitouch di Mac OS X Lion, ha affermato che Apple non ritiene ergonomico l’utilizzo in posizione verticale del touchscreen perché alla lunga stanca il braccio, per questo motivo le gesture di OS X potranno essere utilizzate tramite Magic Mouse o Magic Trackpad.
In realtà Apple ha depositato una serie di brevetti che illustrano alcuni supporti pieghevoli in grado di reclinare lo schermo per consentire l’utilizzo in posizione quasi orizzontale del touchscreen e sembra che anche HP sia giunta alla stessa conclusione, visto che ha recentemente presentato i nuovi TouchSmart 610 e 9300 dotati proprio di un supporto basculante.
Sicuramente questo tipo di posizione risulta più comoda, ma osservando un paio di persone che possiedono un HP TouchSmart da 22 pollici e un Asus EeeTop con schermo da 15.6 pollici ho notato che non utilizzano mai il touchscreen. Personalmente mi sono fatto l’idea che il problema non sia solo quello dell’inclinazione, ma anche la presenza di una vera tastiera e di un vero mouse che inducono gli utenti a rinunciare al touchscreen senza rimpianti, evitando di lasciare impronte sullo schermo.