Oggi Apple è un’azienda di successo, invidiata in tutto il mondo per la qualità dei prodotti ed i notevoli profitti, ma c’è stato un periodo in cui la Mela non se la passava molto bene e stava rischiando la bancarotta.
Nel 1987 Steve Jobs torna alla guida di Apple e per rilanciare l’azienda cancella numerosi progetti di prodotto lasciandone in vita solo quattro, nel 1998 presenta il rivoluzionario iMac G3, un computer all-in-one come i Macintosh originali, ma dotato di numerose innovazioni e sopratutto di un design originale ed accattivante.
Fino a quel momento tutti i computer erano sempre stati grigi, ma l’arrivo dell’iMac rompe gli schemi con un design innovativo caratterizzato dal guscio traslucido, disponibile in cinque diverse colorazioni, che lascia intravedere i componenti interni. D’altro canto lo slogan con cui la Apple pubblicizzava il nuovo iMac era proprio: Sorry, no beige! (spiacenti, niente beige!).
L’idea alla base dell’iMac era quella di realizzare un computer per la famiglia, semplice da utilizzare grazie al sistema operativo Mac OS, e sopratutto in grado di connettersi facilmente e con pochi passi ad Internet, avendo già a bordo tutto il necessario, dal modem al browser.
All’epoca infatti i PC per navigare su internet necessitavano di un modem esterno e l’installazione di una serie di driver e software per gestire la connessione. L’iMac invece alla prima accensione guidava l’utente e con pochi semplici passi configurava la connessione tramite il modem interno e avviava il broswer per la navigazione. D’altra parte la lettera i minuscola davanti al nome Mac indicava proprio la vocazione per Internet. Quando prendete in mano il vostro iPhone o iPad pensateci.
L’hardware dell’iMac G3 era basato su un processore RISC PowerPC G3 a 233 MHz abbinato ad una scheda grafica ATI Rage IIc con 2 MB di SGRAM, ma la particolarità di questo computer era l’assenza del drive per i floppy disk, mentre nella parte frontale era ospitato un lettore di CD-ROM. La connettività era garantita anche da una porta Ethernet e da due porte USB, una primizia per l’epoca.
In Italia l’iMag G3 fu lanciato il 12 settembre 1998 al prezzo di 2.990.000 lire (1.544,21 euro) una cifra non proprio popolare.
Grazie al successo di vendite dell’iMac la Apple passò da un passivo di 40 milioni di dollari del 1997 ad un attivo di 309 milioni di dollari alla fine del 1998. Il resto è storia.