Niente più stime circoscritte al solo mercato degli smartphone. A guardare i numeri di Gartner, infatti, appare evidente che Apple detenga oramai il 7,9% del mercato globale della telefonia mobile. È in assoluto il terzo produttore al mondo dopo Nokia e Samsung.
Il fatto è che, per la prima volta dal 2009, ha avuto inizio un periodo di veloce transizione dai cosiddetti feature phone -i telefoni cellulari tradizionali- agli attuali smartphone dotati di OS evoluti come iOS, Android, Bada e così via; rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, nel primo trimestre fiscali del 2012 gli smartphone sono cresciuti del 45% arrivando ad un totale di 144,4 milioni di unità. Apple da sola ha raddoppiato il proprio market share passando dal 3,9% all’attuale 7,9%, e questo con appena 3 modelli di telefono (di cui due pure vecchiotti) contro le migliaia di equivalenti Android.
A dire di Gartner, l’unico vero cavallo di battaglia e differenziatore chiave della concorrenza sta nei prezzi. Ciò però rischia di rendere il gioco insostenibile nel lungo periodo, soprattutto se consideriamo che -nonostante una presenza di mercato relativamente modesta- Apple si intasca il 74% dei profitti dell’intera industria.
E d’altro canto, con 35 milioni di iPhone commercializzati nel Q1 2012, Cupertino ha segnato un incredibile +96,2% su base annuale: è un ritmo di crescita più che doppio rispetto alla media del settore. Proprio mentre vanno inesorabilmente avanti il declino della piattaforma RIM Blackberry e l’estinzione praticamente certa di quella Symbian.