Gianni Morandi è ormai un eroe di Facebook. Con il suo milione e oltre di fan, il cantautore italiano è diventato il caso social dell’anno usando un approccio alla Rete un poco vintage: facendosi degli “autoscatti” invece dei selfie o datando ogni suo cambiamento di stato su Facebook, Morandi ha riportato, con la sua genuina ironia, l’uso del computer a una dimensione umana.
Essendo una persona a contatto con la realtà e nota per non usare fronzoli inutili, Gianni Morandi non poteva fare altro che possedere un iMac; probabilmente per la semplicità d’uso e l’estetica elegante del desktop di Apple. Le foto del suo iMac hanno così fatto il giro di Internet (ve ne proponiamo una selezione nella gallery qui sotto): fra un austoscatto e l’altro, Morandi dedica molto del suo tempo al Mac, per la posta e per rispondere ai suoi fan.
L’uso dell’iMac è, immaginiamo, riservato a rispondere alle e-mail e ad aggiornare il profilo di Facebook, alternandosi con l’amata Anna ora che i figli si sono fatti grandi e non usano più le risorse informatiche di casa Morandi. Non sappiamo se a l’iMac di Gianni è stato affibbiato un nomignolo, come potrebbe esserlo un animale domestico che si cura ogni giorno, ma è sicuro che mantenere i rapporti con il proprio pubblico richiede molte ore passate davanti allo schermo, sopratutto perché il nostro cerca di rispondere a tutti e di essere realmente presente sulla sua pagina di Facebook, come lo testimoniano le sue parole:
15 gennaio. In questo periodo passo un paio d’ore al giorno al pc, a leggere i vostri messaggi, i consigli, i commenti, le battute…. Ed ascolto anche la miriade di canzoni che molti autori mi hanno proposto. Vorrei rispondere a tutti ma come si fa….. siete tantissimi….
Rispondere ai fan non è un compito semplice e sbrigativo, visto che parliamo anche di 15.000 messaggi al giorno! Malgrado il tempo passato davanti al Mac, il cantante trova il tempo di andare a correre, fare concerti e mantenere relazioni di buon vicinato con gli altri abitanti di San Lazzaro di Savena: i computer non sono così disumanizzanti in fondo.