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Aggiornamento del 26 febbraio 20014, a cura di Giacomo Martiradonna.
Apple ha finalizzato le specifiche dei dispositivi Bluetooth LE compatibili con le API iBeacon comprendendole all’interno del programma Made For iPhone. Lo ha rivelato un interessante articolo su Beekn.
Sin dal momento del debutto di questa tecnologia, nel 2013, iBeacon era stato utilizzato da diversi produttori –catene di negozi tipo Macy’s, stadi e perfino bar- senza alcun controllo attivo da parte di Apple. Una situazione che, conoscendo la mela, non sarebbe durata, e infatti eccoci al redde rationem; ora che le specifiche sono state fissate, nessuno potrà più sfruttare tale trademark senza la benedeizione di Cupertino. E, immaginiamo, senza aver versato l’obolo:
Come abbiamo già notato in altre occasioni, i beacon che portano il nome iBeacon devono conformarsi a due cose:
- Devono irradiare segnali Bluetooth LE in modo conforme allo standard Apple, che stabilisce cosa dovrebbero contenere quei segnali.
- Dovrebbero usare il trademark iBeacon.
Il processo è assolutamente analogo a quello che porta alla creazione, per esempio, dei controller di gioco compatibili con iOS 7; e anche in questo caso, i criteri completi di conformità sono resi noti solo attraverso uno stringente accordo di non divulgazione.
I trasmettitori iBeacon sono utilizzati per fornire informazioni di micro-localizzazione in ambienti chiusi o affollati, in cui il GPS è impreciso o inefficace, grazie ad una granularità di poche decine di centimetri. Sono compatibili con iPhone e iPad e di recente sono stati impiegati perfino per organizzare una curiosa caccia al tesoro.
Gli iBeacon arrivano silenziosamente negli Apple Store
Aggiornamento del 6 dicembre 2013, a cura di Rosario.
iBeacon arriva nei 254 Apple Store sparsi per gli Stati Uniti, in modo silenzioso. Sarebbe infatti partita oggi l’iniziativa grazie alla quale i negozi potranno inviare notifiche personalizzate ai propri visitatori, i quali passando accanto a un tavolo dove ci sono degli iPhone potrebbero visualizzare le varie offerte disponibili.
Dei tanti iBeacon distribuiti nei negozi di Apple, almeno 20 sarebbero stati montati presso lo store della Quinta Avenue, uno dei più famosi al mondo. Di rimbalzo, per sfruttare le funzionalità offerte da iBeacon, anche l’app di Apple Store è stata aggiornata per supportare i messaggi trasmessi dai dispositivi. Lato utente, le promozioni e le altre notifiche inviate da iBeacon dovranno essere attivate dalla suddetta applicazione, ricordandosi anche di attivare il Bluetooth per comunicare con essi.
9to5mac ha pubblicato anche una prima serie di screenshot che mostrano il funzionamento dell’app di Apple Store con iBeacon, sebbene nelle ultime ore alcune persone siano riuscite ad accedere a questa particolare sezione, mentre altre no. A quanto pare, l’azienda di Cupertino starebbe effettuando un rilascio graduale della funzionalità, che ricordiamo resterà per ora confinata negli Stati Uniti.
Non ci è ancora dato sapere se e quanto iBeacon arriverà in Europa e in Italia.
iBeacon, Exact Editions mostra come funzionerà negli Apple Store
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Aggiornamento del 5 dicembre 2013, a cura di Giacomo Martiradonna.
Se siete rimasti colpiti dall’implementazione di iBeacon nei negozi di Macy’s, aspettate prima di vedere cosa si sono inventati quelli di Exact Editions, una casa editrice digitale con sede a Londra. La startup ha infatti inventato un servizio ribattezzato ByPlace che, per mezzo di ricevitori iBeacon posizionati in punti strategici, riesce a consegnare pubblicazioni specifiche e altri contenuti direttamente in Edicola sugli iPhone e iPad posti nelle immediate vicinanze.
L’idea è semplice e potente. Normalmente, per le loro pubblicazioni -tipo When Saturday Comes, relativa al calcio, e Dazed & Confused, sulla moda- occorre un abbonamento, ma se un utente dotato di iOS 7 si avvicina al bar della società, può consultarle liberamente; poi, una volta al di fuori della copertura dei sensori (il gingillo tondo che vedete in cima al post), il sistema viene reimpostato sull’abbonamento.
Exact Editions si aspetta che la vendite degli abbonamenti basati sulla consegna tramite iBeacon risulteranno molto interessanti per le riviste di nicchia, in particolare se associate a luoghi di aggregazione ben determinati. I principali vantaggi sono:
- 1. Si può scegliere contenuti adatti (per esempio riviste sui film nell’area WiFi di un cinema, […] o riviste di finanza/business in un lounge in Aeroporto.)
- 2. Il luogo di aggregazione può scegliere in modo autonomo i contenuti che più si addicono al pubblico, con statistiche che indicano quali magazine sono più usati e quando.
- 3. Il branding sarà discreto ma in evidenza in ogni luogo attraverso l’uso di “pannelli di benvenuto” all’interno dell’app, con la relativa sponsorizzazione.
- 4. A mano a mano che i luoghi ottengono statistiche sull’uso delle app che ospitano, e a mano a mano che maturano crediti per l’uso di tali app, saranno in grado di misurare il grado con cui le app-riviste generano il ritorno dei clienti. Il cliente che ama la sua app e che se ne va con l’app sincronizzata sul suo iPhone ha una ragione per acquistare l’abbonamento su iTunes, e ha anche una ragione in più per tornare al bar che gli ha garantito l’accesso gratuito.
Il tutto è reso possibile dalle nuove API di micro-localizzazione iBeacon implementate da Apple in iOS 7, e che presto verranno impiegate anche in tutti gli Apple Store del mondo per fornire assistenza e informazioni dirette e contestualizzate, senza la necessità di contattare un addetto. Il tutto attraverso un insieme di connettività dati e Bluetooth 4.0 a basso consumo.
iBeacon, Macy’s mostra come funzionerà negli Apple Store
Una famosa catena di abbigliamento statunitense, Macy’s, lancia un programma pilota che mostra come sia possibile sfruttare iBeacon in un negozio. È la stessa tecnologia che sta per arrivare negli Apple Store.
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Aggiornamento del 21 novembre 2013, a cura di Giacomo Martiradonna.
Macy’s, la storica catena di abbigliamento femminile che opera negli USA da oltre 150 anni, sta per lanciare iBeacon come programma pilota in alcuni punti vendita di New York e San Francisco. Si tratta di una tecnologia che consente di tracciare i movimenti degli utenti e la posizione degli articoli nel negozio, di offrire sconti in base al piano in cui l’utente si trova, e di visualizzare informazioni specifiche relative ai prodotti che interessano. È la medesima feature che Apple sta allestendo in questi giorni nei suoi Apple Store, e che presto diventerà la quotidianità per molti di noi.
Il sistema funziona attraverso una serie di trasmettitori fisicamente installati nel negozio, un’app specifica (in questo caso, quella di Macy’s) e le API di micro-localizzazione iBeacon lanciate con iOS 7 al WWDC 2013.
Quando gli acquirenti entrano da Macy’s, shopBeacon può ricordare agli iscritti di aprire l’app shopkick e, in futuro, di ricevere offerte personalizzate con granulosità fino a livello di reparto. Costruito su Apple iBeacon e funzionante attraverso il protocollo Bluetooth Low Energy (BLE) di iOS 7, shopBeacon fornisce segnali crittografati per proteggere i rivenditori e i clienti, coadiuvati dalle tecnologie proprietarie di shopkick che aggiungono ulteriore accuratezza e scalabilità.
Come illustrato nel video in cima al post, tutti coloro che hanno un iPhone aggiornato ad iOS 7 e un’iscrizione al servizio riceveranno un messaggio personalizzato di benvenuto con l’invito a consultare l’app, con le offerte e i consigli agli acquisti. L’applicazione, tuttavia, non deve essere necessariamente aperta per riceverli, e ogni suggerimento sarà incredibilmente pertinente. Per una semplice ragione:
Può anche legare le abitudini di navigazione domestica ai benefici in negozio; se al cliente “piace” uno specifico prodotto online -se così desidera- shopBeacon può ricordargli che Macy’s lo vende non appena varca la soglia del negozio. Ma c’è di più. In futuro, potrà anche consegnare offerte specifiche divise per reparto in tutto il negozio. In questo modo, gli stivali preferiti compaiono al momento giusto: nel reparto calzature.
Prima di Macy’s, la prima società ad adottare Passbook e iBeacon è stata la Major League Baseball a stelle e strisce. E ora, questa tecnologia farà il grande salto anche negli Apple Store; questione di pochi mesi.
iBeacon, Apple lavora all’integrazione tra iOS e e Apple Store
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Una delle novità più interessanti di iOS 7 presentate al WWDC di quest’anno è stata senza dubbio iBeacon, una tecnologia che raccoglie la sfida di NFC ma la supera per qualità, praticità e costi di realizzazione. Grazie ad essa, è possibile far interagire i luoghi fisici -come un negozio o un museo- con i dispositivi mobili per mezzo di una commistione di connettività dati e Bluetooth 4.0 a basso consumo. Questa tecnologia sarà presto integrata in tutti gli Apple Store, liberando così gli utenti dalla necessità di contattare un addetto: le informazioni interattive sui prodotti pioveranno sui display dei loro iPhone e iPad a mano a mano che camminano per il punto vendita.
L’ha rivelato 9To5Mac in un recente post, in cui si legge:
Pare che Apple abbia iniziato ad accantonare i trasmettitori iBeacon, ma nei prossimi giorni la società inizierà ad installarli negli Apple Store degli Stati Uniti. Questi trasmettitori saranno posizionati sui tavoli che ospitano i prodotti Apple oltre che sugli scaffali che espongono gli accessori. La tecnologia servirà per migliorare l’esperienza di acquisto e, al contempo, aumentare le vendite.
Ma questo è soltanto uno degli usi possibili. L’idea è di creare una sorta di collante digitale per tutti i servizi offerti, a cominciare dagli appuntamenti col Genius Bar per fino ai workshop e ai campi estivi. Grazie a questo progetto, sarà possibile per esempio indicare agli utenti l’addetto cui rivolgersi per l’assistenza, localizzare il cliente nel negozio, e notificare la disponibilità del prodotto da ritirare. Ovviamente, l’applicazione Apple Store verrà aggiornata di conseguenza per supportare tale feature, e il salto salto qualitativo sarà evidente.
In futuro, anche Mappe sarà aggiornata per consentire di muoversi all’interno del punto vendita (e perché non dell’intero centro commerciale?) con una precisione irraggiungibile col GPS in luoghi tanto chiusi. Ed ecco perché, alla luce di ciò, appare chiaro il ruolo che il coprocessore di movimento M7 integrato negli iPhone 5s e nei nuovi iPad.