In una piccola conferenza al Mobile World Congress di Barcellona, Google ha annunciato alla chetichella di aver cessato la produzione dei computer Pixel. Quelli che avrebbero dovuto competere con MacBook Air.
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Rispondendo alla domanda di un giornalista, il vice presidente senior di Mountain View Rick Osterlohthe ha affermato che la società “non ha alcun piano per il momento” di portare avanti il progetto Chromebook. In buona sostanza, tutte le unità prodotte sono già state vendute e non ne verranno sfornate di nuove.
Ma è uno stop che riguarda esclusivamente l’hardware. Il software continua a rivestire un’importanza capitale:
“Chrome OS è un’iniziativa gigantesca per la società. Google non sta abbandonando i laptop. Siamo i secondi per market share negli USA e in UK; semplicemente non abbiamo alcun piano per laptop a marchio Google.”
Il Chromebook è stato il primo dispositivo a lanciare il brand Pixel, che poi è stato adottato anche per gli smartphone. I laptop furono lanciati nel 2013 e includevano controlli Touch e design di alto profilo, per competere con il MacBook Air che spopolava; il problema è che il Sistema Operativo era monco, basato su Web App e Cloud, e poco appetibile per un prezzo di mercato che partiva da 1.299$. La seconda versione lanciata nel 2015 costava meno, 999$, e introduceva USB-C come il MacBook Retina, ma ha goduto di uno scarso successo. Anche perché sul mercato si trovano Chromebook di altre marche per poche centinaia di Euro. Mentre il segmento di alto profilo è saldamente nelle mani di Cupertino.