Durante la conferenza dedicata agli ultimi risultati fiscali di Google, Larry Page ha affermato che Google è “estremamente focalizzata” sui tablet Android di fascia bassa, il che suggerisce almeno tre grosse novità: che il tablet di Big G esiste, che potrebbe debuttare presto e che costerà sensibilmente meno dell’iPad.
Sul versante dei tablet le cose non vanno affatto bene, almeno per Mountain View. Secondo i numeri di Bernstein Research iOS è destinato a guadagnare terreno, mentre per Gartner iPad resterà re incontrastato del mercato almeno fino al 2016. Un ventaglio di tempo che regala ad Apple un margine competitivo che terrorizza la concorrenza. Non a caso, risale a una decina di giorni fa la notizia che Google ha in mente di aprire un proprio tablet store per tentare di ripetere anche su questo segmento il successo portato a casa con gli smartphone.
Il problema è doppio. Da una parte ci sono i gingilli di fascia alta, occupati stabilmente dalla mela; dall’altra c’è Amazon col suo economico Kindle Fire. E tra i due, Google ha scelto di concentrarsi preferibilmente sui prodotti economicamente meno impegnativi, probabilmente con un dispositivo da 7″ commissionato ad Asus e con un costo fissato attorno ai 200$. Ovvero esattamente la medesima fascia di prezzo in cui è posizionato il Kindle Fire.
E la ragione di ciò è semplice: la build di Android 2.3 di cui è equipaggiato è in realtà una variante estremamente personalizzata da Amazon, dalla quale sono sono stati epurati tutti i servizi e le app ufficiali di Google, e quindi ogni eventuale profitto. D’altro canto, Page ha affermato che i tablet con dimensioni più grandi non hanno avuto successo per via della “forte concorrenza”; un chiaro riferimento ad iPad, che attualmente detta legge e ridefinisce il minimo comun denominatore delle funzionalità attese dagli utenti. In altre parole, Google ha gettato la spugna con Apple: la guerra, per il momento, la combatterà contro Amazon. Uno a zero per Cupertino, palla al centro.