Ora che i Mac hanno iniziato la transizione verso il mondo ARM, Apple e Intel sono ufficialmente due competitor. Ecco perché, dopo anni di proficua collaborazione per entrambi, è partita la prima campagna anti-Apple dello storico produttore di chip. Ed è stato pure fatto un esperimento sociale che vi sorprenderà.
Campagna Go PC
Si chiama Go PC ed è una campagna pubblicitaria che tenta di spiegare agli utenti i vantaggi dei PC Windows rispetto agli omologhi con la mela. Con messaggi sintetici, pubblicati sui social, in cui si legge cose come:
Solo i PC possono sostenere tanto i giocatori che gli scienziati: Se potete lanciare un Razzo e lanciare Rocket League, non siete su Mac. Go PC.
Oppure:
Solo un PC offre modalità tablet, schermo touch e supporto alla stilo in un unico dispositivo: Se potete scorrere con le dita tra le anteprime di Photoshop, non siete su Mac. Go PC.
E quando si fa clic sui post, si viene reindirizzati a video come quello che trovate qui di seguito, creato dallo YouTuber Jon Rettinger che mostra laptop equipaggiati con l’ultima generazione di processore Intel, e li mette a confronto con i Mac M1.
L’Esperimento Sociale
https://www.youtube.com/watch?v=Xp0xzapm-zY
Nel video che vedete qui in alto, 12 presunti “fan Apple” sono stati invitati ad una finta ricerca di mercato; il loro compito, formalmente, era di dare un giudizio in anteprima su alcuni nuovi prodotti Apple che in realtà sono dispositivi Intel già disponibili.
I fan Apple -si lascia intendere nel video- si interessano solo ai prodotti Apple in modo quasi pecoreccio (direbbero quelli di Samsung); quindi, portandoli in una sala che somiglia ad un Apple Store e proponendogli finti prodotti Apple (che in realtà sono PC Intel), si può riuscire a vincere il pregiudizio.
Secondo Intel, lo spot registra le “reazioni reali” della gente, e nulla è stato recitato; “è sorprendete vedere quante persone che utilizzano la tecnologia ancora non conoscono le possibilità del PC” ha affermato un portavoce commentando la notizia.
Gaming: Intel Vs. Apple
Giusto in queste ore, Intel ha presentato i suoi processori di serie H di 11ª generazione pensati per i laptop super sottili, e dotati di velocità di clock fino a 5GHz, Wi-Fi 6/6E e gameplay a 1080p per molti giochi famosi. Durante la conferenza stampa, Intel ha dichiarato che i Mac M1 regalano una pessima esperienza di gioco perché (testuali parole):
- “Oltre la metà dei titoli odierni non sono supportati su macOS.”
- I giochi in Emulazione o Virtualizzati vanno molto più lenti che in ambiente Windows puro.
- I PC Intel offrono “una migliore esperienza di gioco rispetto alla totalità dei portatili Mac.”
- La metà dei creatori di contenuti sono anche giocatori, per cui -nell’ottica di Intel- ha senso per loro acquistare un PC Windows di fascia alta così da poter fare entrambe le cose.
La Campagna Anti-Apple
Quest’ultima iniziativa è solo il tassello di un mosaico molto più grande volto a ricreare una distinzione tra il mondo Intel e quello Apple, annientato da anni di partnership tecnologica. Solo pochi mesi fa, ad esempio, parlavamo di alcuni benchmark controversi ritenuti dagli addetti ai lavori “accuratamente calibrati” per mettere in luce i processori Intel a scapito di quelli Apple.
La transizione di Cupertino è formalmente iniziata nei mesi scorsi, e si concluderà quando tutto il catalogo sarà passato ad ARM; cosa che, se tutto va come previsto, dovrebbe avvenire entro due anni. E visto che Apple è stata molto aggressiva nell’annunciare il passaggio ai chip Apple, ha senso per Intel una campagna marketing di forza uguale e contraria.
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