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Aggiornamento del 19 marzo 2014 – A cura di Rosario.
È davvero raro vedere Tim Cook in una veste quasi arrabbiata, come quella che il CEO di Apple ha mostrato per commentare il libro Haunted Empire, scritto dall’ex reporter del Wall Street Journal, Yukari Iwatani Kane. Ai microfoni di CNBC, Cook ha riservato parole di rimprovero per l’opera letteraria, che lo rappresenta come una persona fredda e taccagna, anche se preparata:
“Questo non-senso appartiene ad altri libri che ho letto su Apple. Fallisce nel catturare l’immagine di Apple, Steve o qualsiasi altro degli 85.000 dipendenti che vengono a lavorare ogni giorno per fare il loro meglio, creando i migliori prodotti al mondo per mettere un segno nell’universo e lasciarlo migliore di come l’hanno trovato. Questo è stato il cuore di Apple dal primo giorno e resterà al cuore per le decadi a venire. Sono molto fiducioso sul nostro futuro.”
A quanto pare, Kane non ha esitato a replicare alle parole di Cook, come riportato da Recode:
“Per far sì che Tim Cook abbia questi sentimenti così forti sul libro, deve aver toccato un nervo scoperto. Anche io ero sorpreso dalle mie conclusioni, quindi capisco il sentimento. Sono lieto di parlare con lui o chiunque altro in Apple, in pubblico o in privato. La mia speranza nello scrivere il libro è stata di dare il via a una riflessione e far partire una conversazione, e sono contento che l’abbia fatto.”
Tornando alle parole del CEO di Apple, Cook non ha dubbi su quelli che possono essere ritenuti come “elementi di disturbo”:
“Abbiamo sempre avuto tanti a dubitare di noi nella nostra storia. Ci rendono solo più forti.”
Via | Mashable.com
Libro di Kane su Apple: Tim Cook è “calma e Zen”
Post originale del 4 marzo 2014 – A cura di Ruthven.
Sono apparsi online alcuni estratti del libro “Haunted Empire, Apple After Steve Jobs” (Un impero infestato dagli spiriti, Apple dopo Steve Jobs), scritto dalla giornalista del WSJ Yukari Iwatani Kane. L’autore racconta la sua esperienza a Cupertino e quanto sia cambiata Apple dopo la dipartita di Steve Jobs.
Interessante è il ritratto che Kane fa dell’attuale CEO Tim Cook. Dipinto da recenti interviste come un adolescente allegro e studioso, appare nel libro come una persona fredda, preparata e a volte temibile.
Per alcuni, Cook era una macchina; per altri, era affascinante. Poteva scatenare il terrore nel cuore dei suoi subordinati, ma poteva anche motivarli per lavorare duro dall’alba a mezzanotte per solamente una parola di elogio.
La motivazione e la presenza presso gli impiegati sembra essere l’attuale marca di Cook alla Apple. Cook ha scelto strategie diverse da quelle del suo predecessore, cercando il contatto con i suoi colleghi. Per esempio, spesso Steve Jobs preferiva la compagnia a pranzo di Jonathan Ive, mentre succede abbastanza spesso che Tim Cook pranzi in mensa assieme agli altri lavoratori del campus di Cupertino.
Un altro tratto di carattere diverso da Jobs è come Cook reagisce al disappunto. Se le collere di Jobs sono famose, altrettanto lo sono i silenzi di Cook. Nel libro si racconta di come Cook smise di parlare un giorno che non gli si seppe rispondere a una domanda a una riunione. Si creò così un imbarazzante silenzio, trafitto solamente dallo sguardo fisso di Cook sul suo interlocutore. Sempre aspettando una risposta soddisfacente, il CEO tirò fuori una barretta energetica dalla tasca ed iniziò a masticare, nel silenzio assoluto.
È chiaro che Cook ama condurre le riunioni in maniera ordinata e disciplinata, passando ogni elemento dell’ordine del giorno in rivista e facendo notare ogni singolo errore anche dopo sei ore di riunione. non ci stupisce che queste riunioni possano essere terrificanti per gli impiegati, come scrive Kane:
Riunirsi con Cook poteva essere terrificante. Trasudava una calma zen e non sprecava una parola. “Mi parli dei suoi numeri. Mostri meglio il foglio”, diceva mentre beveva caffè senza interruzione. (Alcuni impiegati si chiedevano come non facesse a rimbalzare sulle pareti a causa della caffeina.) quando Cook si rivolgeva a qualcuno, lo martellava con domande fino a che non fosse soddisfatto: “Perché succede questo? Che vuole dire? Non capisco, perché non me lo rende più chiaro?” Era noto per essere capace di ripetere la stessa domanda dieci e più volte di fila.
Il libro “Haunted Empire, Apple After Steve Jobs” uscirà nel corso del mese di marzo 2014, pubblicato da Harper-Collins.
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