Non sappiamo voi, ma qui in Redazione abbiamo rinunciato a invocare l’assistente vocale di Cupertino con il canonico “Hey Siri.” Una buona metà delle volte non registra il comando, neppure in pieno silenzio e a distanza ravvicinata. Con HomePod, invece, questo non accade, neppure se c’è musica a tutto volume e un gran chiasso di voci e rumori ambientali.
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Laddove iPhone opera sempre vicino alla bocca dell’utente, HomePod infatti deve poter confrontarsi con echi, riverberi e rumore, e utenti in lontananza, magari seduti sul divano o chiusi in cucina. La gente vuole poter essere udita a prescindere dalla posizione in casa. Ecco perché, con lo speaker da salotto, Apple ha dovuto rispondere ad esigenze diverse con tecnologie molto diverse, in grado di processare e integrare tra loro segnali multicanale grazie agli algoritmi di apprendimento macchina.
In particolare, gli ingegneri si sono dovuti dilettare con:
- Cancellazione dell’Eco: Poiché gli speaker sono vicini ai microfoni dell’HomePod, la riproduzione musicale risulta probabilmente a volume molto maggiore del comandi ‘Hey Siri’ dell’utente. Per combattere l’inevitabile Echo, è stato implementato un “algoritmo di cancellazione eco multicanale.”
- Soppressione Riverbero: Se l’utente che pronuncia ‘Hey Siri’ si muove nella stanza, si creano dei riverberi della voce causati dall’acustica della stanza che causano una diminuizione della qualità e della intelligibilità dei comandi vocali. Per contrastare il fenomeno, Siri monitora costantemente le caratteristiche della stanza e taglia i riverberi successivi alla prima emissione sonora.
- Riduzione del Rumore: Una voce in lontananza è spesso contaminata dal rumore degli elettrodomestici, dai sistemi di ventilazione, dai rumore esterni che filtrano dalle finestre e così via. Per ridurre il problema, HomePod, usa le tecnologie di pulizia del suono più sofisticate attualmente disponibili per creare un filtro che ripulisce la voce dai suoni spuri.
Tanta roba che, onestamente, non ci dispiacerebbe fosse implementata (in parte e per quanto possibile) anche su iPhone e iPad; perché qui in Italia, nel frattempo, di HomePod ancora neppure si parla. È stato rilasciato in alcuni paesi europei, ma non nel nostro, né è dato sapere quando ciò avverrà. Nel frattempo, meglio rivolgere l’attenzione prodotti simili e pure più economici che consentono di fare grossomodo le stesse cose, ma ad una frazione del costo. Ecco qualche esempio:
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