Huawei ha presentato in pompa magna un sistema di riconoscimento del volto molto simile al Face ID di iPhone X ma formalmente molto più sicuro. Peccato che non ci sia una data di debutto.
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I produttori Android hanno acceso la fotocopiatrice. In queste ore, Huawei ha ufficialmente presentato una soluzione di riconoscimento biometrico del volto destinata ai dispositivi Android e che, formalmente, è superiore a Face ID. E c’è pure il clone degli Animoji.
Le tecnologia messa a punto consiste nell’uso del Fringe Projection (“Proiezione di Luce Strutturata”) in luogo dell’infrarosso puntiforme; in questo modo si crea una mappa degli incavi e delle protrusioni naturali del volto che viene poi usata come chiave di sblocco. La prima scansione dura fino a 10 secondi ma elabora ben 300.000 punti contro i 30.000 di iPhone X. Ciò lo rende un sistema molto più robusto e difficile da ingannare, almeno in teoria.
Gli analisti affermano che, con Face ID, Apple gode di un vantaggio sulla concorrenza quantificabile in circa un paio di distacco ma è evidente che dall’altra parte si lavori per ridurre lo scarto al minimo possibile. Certo è che, sebbene gli sviluppi di Huawei appaiano di sicuro promettenti, per ora siamo ben lontani da un prodotto finito; anzi, non hanno neppure annunciato se lo il riconoscimento del volto sarà disponibile sul P11 in arrivo l’anno prossimo, il che è tutto dire.
Dopotutto, anche Samsung Bixby sulla carta è migliore di Siri, ma alla fine è disponibile in appena due lingue, e fino a poco tempo solo in coreano. Vedremo quanto ci metterà Huawei a lanciare sul mercato il suo “10 volte meglio del Face ID.”