Ma quindi, Apple ha ragione o no quando dice che, coi suoi 10 core di GPU e 32 core di GPU, “M1 Max è il chip più potente mai creato per un notebook professionale?” Al di là di quel che strombazza il marketing, la risposta è articolata.
Dipende da come si interpreta la questione. Di sicuro, i MacBook pro M1 Pro e M1 Max sono i laptop più potenti mai lanciati da Apple; ma in termini assoluti? Probabilmente no perché esistono portatili dedicati al gaming che sono performanti come computer desktop, pur se incredibilmente esosi in termini di consumo.
Dal punto di vista della potenza per Watt, i chip Apple sono probabilmente alcuni dei migliori processori in circolazione oggi. Difficile trovare un portatile alternativo che includa tanta potenza e autonomia in un pacchetto così compatto. E di certo, non è un errore dire che i chip M1 Max siano molto più efficienti degli omologhi Intel utilizzati nelle versioni precedenti del MacBook Pro.
Numeri alla mano, il chip M1 Max ottiene nei benchmark CPU un punteggio di 12.711 che corrisponde al 5% in più rispetto rispetto all’M1 Pro a 10-core. Ma l’M1 Max può contare anche su una GPU da 24-core o addirittura 32-core, contro la GPU 16-core dell’M1 Pro. Sia M1 Max che M1 Pro sono più potenti dei chip M2.
In ultima istanza, il problema nel parlare di “portatile più potente di sempre” è che la tecnologia si evolve di continuo; e prima o poi, arriverà un prodotto che nella sua specifica nicchia di mercato annulla il proclamo precedente. Per ora dunque, sì, è vero che i MacBook Pro da 14″ e 16″ siano i portatili professionali più potenti di questo specifico segmento di mercato, ma le cose potrebbero cambiare presto. Intel, AMD e Nvidia non staranno certo a guardare alla finestra.
In tutto ciò aggiungiamo pure che, per infondere tanta potenza nei suoi portatili, Apple ha dovuto aumentarne considerevolmente peso e dimensioni. Anche questo, alla fin fine, conta per gli utenti.