Apple è nota per i suoi prodotti più innovativi e di maggior successo, come iPod, iPhone e iPad, senza contare tante generazioni di Mac. Tuttavia, non tutti i suoi lanci sono stati altrettanto fortunati, vuoi perché hanno venduto poco o perché si sono rivelati pessimi dal punto di vista del design o dell’estetica. Ecco alcuni dei flop più clamorosi della storia di Cupertino.
Apple QuickTake
È una delle prime fotocamere digitali della storia, introdotta nel 1994. Aveva una risoluzione di 0.3 megapixel e poteva memorizzare solo 8 foto. Era incompatibile con la maggior parte dei computer e fu ritirata dal mercato nel 1997.
Apple Newton
Un personal digital assistant (PDA) lanciato nel 1993. Era dotato di uno schermo tattile e di un software di riconoscimento della scrittura a mano che però funzionava male. Era troppo grande e costoso per competere con i palmari dell’epoca e fu dismesso nel 1998.
Apple Pippin
Una console per videogiochi basata sul sistema operativo Mac OS, rilasciata nel 1996. Era pensata come una piattaforma aperta per diversi produttori, ma solo uno (Bandai) la supportò. Aveva prestazioni scarse, pochi giochi disponibili e un prezzo elevato (599 dollari). Vendette solo 42 mila unità.
Mouse dell’iMac G3
Era un mouse circolare chiamato “hockey puck” per la sua forma insolita, rilasciato nel 1998 con il primo iMac G3. Era scomodo da usare, difficile da orientare e aveva un cavo troppo corto. Fu sostituito dal mouse Apple Pro nel 2000.
TouchBar
È una striscia OLED sensibile al tocco che sostituiva i tasti funzione sulla tastiera dei MacBook Pro dal 2016 al 2021. Era poco intuitiva, poco personalizzabile e spesso causava problemi di compatibilità con le applicazioni. Insomma, ce l’hanno imposta a forza a suon di marketing e fatta pagare, ma alla fine serviva per scorrere gli emoji e rifiutare le chiamate. Fine. Fu eliminata dai nuovi modelli di MacBook Pro presentati nel 2021.
Apple Pencil di 1ª Generazione
Era una penna digitale lanciata nel 2015 per l’iPad Pro. Aveva una punta sensibile alla pressione e all’inclinazione, ma richiedeva una ricarica tramite il connettore Lightning dell’iPad che la rendeva fragile e ingombrante. Inoltre non si attaccava magneticamente all’iPad e non aveva un pulsante per cambiare modalità o strumento. Orrenda da vedere, in ricarica.
Mac Pro
Bellissimo da vedere, era il computer desktop professionale presentato nel 2013 con un design cilindrico nero che per ricordava un secchio della spazzatura o un porta-scopettino da bagno. Aveva prestazioni elevate ma era poco espandibile e aggiornabile a causa del suo spazio interno limitato e della mancanza di porte standard. Fu sostituito dal Mac Pro a forma di grattugia nel 2019.
Smartcase per Airpods Max
Era una custodia protettiva per le cuffie wireless Airpods Max introdotta nel 2020. Aveva la funzione di mettere le cuffie in modalità sleep quando inserite al suo interno, ma non offriva molta protezione contro gli urti o i graffi ed era criticata per il suo aspetto simile a quello di un reggiseno o di una borsetta.
iPhone Smart Battery Case
Una cover con batteria integrata per iPhone lanciata nel 2015 con l’iPhone 6s e poi riproposta con altri modelli successivi fino al 2019. Offriva fino al 50% in più di autonomia ma aveva un design goffo con una gobba sulla parte posteriore che rovinava l’estetica dell’iPhone e rendeva difficile inserire o rimuovere il telefono dalla cover. Sarà pure comoda da infilare e sfilare, per carità; ma non si può certo dire che sia graziosa.
E voi quali prodotti Apple ritenete i meno riusciti in assoluto? Ditecelo nei commenti, sulla nostra pagina Facebook o su Twitter.