Se si mettono insieme le memorie NAND che Apple installa tra iPod nano e iPhone, viene fuori che Cupertino controlla ben il 25% del mercato mondiale.
L’impatto, lo hanno riassunto bene ieri i nostri cugini di gadget|blog riportando un articolo di CNN Money, è notevole.
Secondo una analisi di DRAMeXchange, Apple, con una quota così elevata, incide in maniera determinante sui prezzi. Se da un lato la maggiore diffusione di prodotti basati su NAND porta un abbassamento, dall’altro la sempre maggiore fame di chip da parte di Cupertino potrebbe farli risalire dalla metà del 2008. Le prospettive di crescita dei settori iPod e iPhone, infatti, potrebbero causare una domanda di forniture superiore alle capacità produttive, facendo lievitare i prezzi e penalizzando i competitor di Apple costretti a pagare conti più salati rispetto a Cupertino, che chiude questi contratti con diversi mesi di anticipo.