La rilevazione proviene dagli studi di Strategy Analytics, secondo cui iCloud e iTunes Match messi assieme costituiscono la piattaforma preferita per il 27% degli utenti a stelle e strisce. La domanda posta a un campione di 2.300 americani è stata la seguente:
“Hai mai utilizzato uno di questi servizi di armadietto digitale per conservare la musica, i video (inclusi shot televisivi e film) o i giochi online (‘Sulla Nuvola”), e inviarli in streaming ad un dispositivo connesso ad Internet?”
Il 27% degli intervistati -il gruppo più grande- ha riferito di usare quotidianamente i servizi di Cupertino. Segue poi Dropbox col 17% delle preferenze, Amazon Cloud Drive col 15%, Google Drive col 10%, e tutti gli altri -Ultraviolet, Samsung, OnLive, LG Cloud e GaiKai- col 4% o anche meno.
La maggior parte delle persone, e parliamo di un 55% sul totale, afferma di non aver mai utilizzato diavolerie simili in tutta la propria esistenza; tutti gli altri, invece, si avvalgono del Cloud principalmente per la musica. Desta quindi curiosità che Dropbox si posizioni al secondo posto della classifica nonostante sia utilizzato solo nel 45% dei casi per brani e canzoni:
La Musica è attualmente la chiave di volta della dominazione per il Cloud. Google seduce gli utenti fornendogli spazio gratuito per 20.000 canzoni che possono essere inviate in streaming a qualunque dispositivo Android; una feature che Amazon ed Apple forniscono solo dietro abbonamento” osserva Ed Barton, Responsabile di Strategy Analytics per i Digital Media.
Se i dati demografici vi incuriosiscono, allora sappiate che il Cloud funziona particolarmente bene per i giovani nella fascia compresa tra 20 e 24 anni. E mentre iCloud ed iTunes Match piacciono parimenti a uomini e donne, Google Drive sembra irretire principalmente un pubblico maschile. Ma di questa stratificazione, con ogni probabilità, è colpevole il marketing.