Con 300.000 iPad venduti in appena un giorno, Apple ha causato un piccolo terremoto e ha sorpreso tutti gli analisti: Munster, per dirne una, dopo il mea culpa ha seraficamente raddoppiato le previsioni di vendita per il weekend (ora comprese tra 600.000 e 700.000 dispositivi). E di tutti questi nuovi utenti, il 13% possedeva già un Kindle.
Basandosi su 448 interviste condotte negli Apple Store di New York e Minneapolis, risulta che il 7,5% di questi utenti intende passare definitivamente al tablet con la mela, abbandonando quindi la controparte Amazon. Ben il 10% degli intervistati ha invece confessato di aver preso in seria considerazione la possibilità del Kindle, ma di aver glissato direttamente sull’iPad. Tutte vendite perse per Amazon.
Passando all’uso del gingillo, il 38% degli intervistati intende leggerci libri, mentre il 74% afferma di volerci solo navigare sul Web. Fruizione dei video e mail stuzzicano appena il 26% ed il 32% delle persone sentite, giochi e musica ancora meno, appena il 18% e l’8%.
Ovviamente, il 74% di costoro erano già utenti Apple in qualche maniera: il 74% possiede già un qualche modello di Mac, mentre il 66% aveva almeno un iPhone. Tra le aspettative dei compratori, più inclini verso i modelli base, c’è quella di abbandonare completamente il proprio computer per le routine quotidiane (4%) o in qualche caso il proprio iPhone (1%).
Non serve essere degli esperti di economia per capire che – in appena un fatidico giorno – Apple ha inferto ad Amazon un colpo durissimo. Certo, il Kindle da 6″ costa sensibilmente meno dell’iPad base, 59 contro 99, ma è anche qualitativamente un dispositivo molto diverso e percepito probabilmente come meno all’avanguardia: non ha un bazaar del software, non ha i colori, non ha il multi-touch. Insomma, costa meno ma offre probabilmente anche meno in termini di esperienza d’utente complessiva.