Le code davanti agli Apple Store per il lancio di un nuovo prodotto della Mela sono un rito che si ripete immutato dal 2007, anno di lancio del primo iPhone. Difficile spiegare cosa spinga tante persone a passare notti all’addiaccio per accaparrarsi un iPhone che potrebbero tranquillamente ricevere a casa il giorno stesso, ma a quanto pare ciò che conta è esserci, essere parte di questo evento collettivo.
Casey Neistat, un giovane filmaker di New York, ha realizzato un documentario sulle code che si sono create davanti agli Apple Store per il lancio dell’iPhone 5s, nel tentativo di svelare il lato oscuro delle file.
Il documentario ha riscosso un grande successo, con quasi 4 milioni di visualizzazioni, e a quanto pare è piaciuto molto anche ad Apple che lo ha utilizzato internamente per motivare il personale che si occupa dell’assistenza clienti.
Apple tuttavia non ha proiettato il documentario originale, ma lo ha tagliato, doppiato e rimontato per crearne una versione ridotta, con tanto di logo e slogan aziendali, che ovviamente stravolgono completamente il racconto dell’autore, che parla di isteria collettiva.
Un anonimo dipendente Apple ha rivelato al New York Times che il video è stato caricato sui server interni il 30 settembre, quindi 9 giorni dopo la pubblicazione su Youtube dell’originale.
Casey Neistat piuttosto contrariato ha così commentato:
Non mi era mai successo di vedere un mio lavoro rubato in questo modo, hanno tolto il mio brand, sostituendolo addirittura con il loro.