Gli sforzi di Intel nel segmento degli ultrabook non sta dando affatto i risultati sperati. Nel secondo trimestre fiscale dell’anno in corso, infatti, le consegne di ultrabook non Apple sono arrivate a 500.000 unità, contro i 2,8 milioni di laptop con la mela distribuiti globalmente.
L’analista Jay Chou di IDC loda Cupertino:
“Il MacBook Air rappresenta una buona porzione del business di Apple. Può vantare ottimi livelli di crescita.”
Quanto all’ultimo trimestre fiscale, Apple ha consegnato nel mondo 2,8 milioni di portatili contro i 500.000 ultrabook dei competitor PC. E sebbene in quei 2,8 milioni rientrino anche i MacBook Pro, Chou sostiene che la maggior parte di essi fosse costituita da MacBook Air. In altre parole Cupertino, con appena due modelli di ultrabook, batte le dozzine e dozzine di prodotti omologhi della concorrenza.
Una bella mazzata per Intel, che invece sperava in ben altri equilibri. All’inizio dell’anno, infatti, stimava che gli ultrabook avrebbero coperto il 40% del mercato laptop consumer, ma qualcosa deve essere andato storto nel frattempo. Secondo le proiezioni di IDC, è possibile che si arrivi ad un milione di ultrabook piazzati entro la fine dell’anno, ma poiché per allora i laptop totali dovrebbero toccare quota 225 milioni, va da sé che la porzione costituita dagli ultrabook sarà davvero trascurabile.
L’ago della bilancia, ormai è evidente, non è l’hardware in sé ma il software:
“Il futuro dipende per lo più da 2013, e dall’andamento di Windows 8”
Il che equivale a dire che i potenziali acquirenti hanno tutti messo in standby la carta di credito, in attesa della prossima Major Release di Microsoft. OS che dovrà arrivare presto e funzionare a dovere, altrimenti saranno dolori: mentre l’intero mercato dei PC perde lo 0,1% su base annuale, Apple è l’unico produttore ad aver segnato un +4,3%.
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