“Capirete perché il 1984 non sarà come 1984.”
Il 24 gennaio 1984 un giovanissimo Steve Jobs in doppiopetto e farfallino presentava al mondo il Macintosh. L’idea rivoluzionaria alla base del Mac originale era di portare un computer in ogni casa rendendo la nuova GUI a finestre alla portata di tutti.
Per festeggiare il 29º compleanno del Macintosh, abbiamo raccolto un po’ di curiosità sul dispositivo che, a detta di Steve Jobs, “non ha cambiato solo Apple; ha cambiato l’intera industria del computer”. Subito dopo il salto, trovate anche il video della presentazione di Steve Jobs durante la quale il Macintosh si presenta da solo con un sintetizzatore vocale che potremmo considerare come il bisnonno di Siri.
1. Il Macintosh originale costava 2.495 dollari di allora. Nonostante il prezzo elevato, fu considerato economico rispetto all’Apple Lisa che costava 9.995$.
2. Il progetto iniziale era noto come “progetto Annie”. Il nome Macintosh fu proposto da Jef Raskin, una delle persone chiave nello sviluppo dell’interfaccia utente del Mac. Inizialmente, il nome doveva essere McIntosh, e cioè quello di una varietà di mele, ma il marchio era protetto da copyright ed Apple non potette acquistarlo.
3. Per difendere il marchio Macintosh durante la battaglia legale, Apple dichiarò che MAC era un acronimo di “Mouse Activated Computer” (computer controllato da mouse). Il team di sviluppo scherzò sulla cosa spiegando che MAC stava per “Meaningless Acronym Computer” (computer con acronimo senza significato).
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4. I mouse di Apple hanno tradizionalmente un solo pulsante fisico (il Magic Mouse e il Magic Trackpad possono “emulare” il clic secondario). La “colpa” di questa scelta è di Jef Raskin che, nel 1984, considerava complicato per l’utente scegliere quale pulsante premere a seconda dell’azione da compiere.
5. La demo di presentazione mostrata sullo schermo del Macintosh fu preparata in soli 8 giorni e modificata decine di volte fino alla notte precedente il lancio.
6. Il tema di “Momenti di gloria” che accompagnò la demo di presentazione, avrebbe dovuto essere “suonato” in diretta dal Macintosh. Per questo motivo, Hertzfeld scrisse in soli due giorni un programma di riproduzione musicale. Alla fine venne usato un nastro registrato perché Jobs non fu soddisfatto del risultato.
7. La pubblicità “1984” fu fortemente voluta da Jobs che chiedeva “Qualcosa che fermi il traffico”. Il budget delle sole riprese fu di 750.000$.
8. Subito dopo il lancio, la stampa si riferì al Macintosh come a un “mini Lisa”. Il team di progettazione fece sapere che, al contrario, il Lisa dovesse essere considerato come un “maxi Macintosh”.
9. La foto iniziale del post ritrae la fabbrica del primo Macintosh a Fremont, in California. Produceva un Macintosh ogni 27 secondi.
10. Il file system originale, il Macintosh File System (MFS) racchiudeva tutti i file in una sola directory.
11. Il sistema operativo System 1 era interamente contenuto in un Floppy Disk da 400 kB fornito con il computer.
12. Per spiegare agli utenti il funzionamento dell’interfaccia grafica, del mouse e delle applicazioni, Apple acquistò 16 pagine su Newsweek.
13. Durante i primi 100 giorni di vendita del Macintosh, Apple regalò le applicazioni MacWrite e MacPaint che stupirono la stampa e l’utenza per le loro potenzialità che portavano a risultati allora riservati alla sola editoria professionale.
14. La data di default dei file dell’odierno OS X non è lo unix stamp 0 (1 Gennaio 1970) ma 443804400 (24 Gennaio 1984, ore 09.00): data e ora dell’annuncio del Macintosh.
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[photo “1984 Macintosh factory” cc joshcUK | OS X screenshot courtesy of Giulio C.]
[Fonti: AppleSfera | “Walter Isaacson, Steve Jobs, Mondadori, Milano 2011″]