David Hockney, classe 1937, certo non è un novellino nei campi della pittura, della grafica, della fotografia. Come tutti gli altri utenti di iPad, invece, lo è in materia di utilizzo del nuovo dispositivo Apple. In un interessante colloquio con Bloomberg, l’artista inglese ha raccontato quali sono state le sue prime impressioni in compagnia di iPad.
Già su piattaforma iPhone non erano stati pochi gli artisti (o aspiranti tali) a cimentarsi con l’illustrazione. Il bello delle interfacce mobili per programmi di disegno è che sono al tempo stesso una tavolozza e una tela. Su iPad, grazie alla maggiore ampiezza dello schermo, questa doppia metafora può essere portate alle estreme conseguenze.
Un appunto, Hackney lo ha fatto subito, al design di iPad: “è difficile da trasportare”. Come ha risolto il problema della portabilità? Semplice: sostituendolo per intero al suo album di schizzi, che comunque portava sempre con sé, in un apposito borsello. Il borsello in questione risulta andare benissimo anche per iPad.
“Sono felice di possedere un iPad. Anche Van Gogh lo avrebbe amato. E, per giunta, ci avrebbe anche scritto le sue lettere!” […] Io ci disegno fiori tutti i giorni, per poi mandarli ai miei amici. Così, hanno fiori freschi tutti i giorni. E i miei fiori durano.”
La vera novità del nuovo “mezzo” consiste, secondo David, nel fatto che si è portati a disegnare con tutte le dita, di entrambe le mani, invece che con un solo dito, come su iPhone. In seconda istanza, l’altro elemento che più di ogni altro ha colpito l’artista è la luminosità intrinseca in ogni “lavoro” che vi esegue. “Sono come dei mosaici, o come delle vetrate”. La nostra ammirazione è alle stelle.